A Bari non lasciò molto il segno, ma qualcuno, vedendolo sui campi di Serie A da circa una settimana, si sarà ricordato di lui, e magari, si sarà chiesto cosa ci facesse ancora lì.

Correva la stagione 2007-2008, quella precedente alla grande promozione in massima serie. Nel mese di Dicembre approda sulla panchina biancorossa Antonio Conte, tecnico della resurrezione, che di lì a poco avrebbe fatto veri e propri miracoli. E' proprio con lui, che nel mese di Gennaio arriva Abderazzad Jadid, talento marocchino prelevato in prestito con diritto di riscatto dal Brescia. Storia particolare la sua, grande promessa del vivaio delle rondinelle, la cui carriera era stata segnata da un grave infortunio che lo costrinse a stare per una stagione intera, nel 2003-2004, lontano dai campi di gioco, allungando i tempi della sua consacrazione e cambiando inevitabilmente le sorti della sua carriera.

Rapidità e tanta tecnica a servizio della squadra, l'avventura biancorossa di Jadid termina dopo soli sei mesi conditi da 9 presenze ed una rete all'attivo. Il Bari decide di non riscattarlo, facendogli perdere l'occasione di riconquistare la massima divisione nella stagione successiva con i galletti. Ritorna al Brescia che a sua volta lo gira alla Salernitana, dove firma un contratto biennale nella speranza di voltare pagina, ma a fine stagione i granata retrocedono e così nell'Agosto 2010 il centrocampista viene acquistato dal Parma. Neanche il tempo di arrivare in Emilia, si ritrova ceduto in prestito in Belgio, all'Eupen, dove colleziona 24 presenze e 5 gol. Quest'estate ritorna a Parma e circa una settimana fa, a 27 anni, ritrova con maglia gialloblu quella Serie A che aveva tanto sognato ma gli era stata negata più volte, dopo averla solo assaggiata da 19enne. Sperando che sia la volta buona.

In bocca al lupo Jadid.

Sezione: Gli ex / Data: Mar 27 settembre 2011 alle 18:00
Autore: Guglielmo Amoruso
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