E fu così che anche gli addetti ai lavori "caddero dal pero". Il giorno dopo l'arresto degli ultras, Claudio Garzelli, direttore generale biancorosso, commenta così gli ultimi avvenimenti: "Sono profondamente amareggiato - confida sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno - Il giorno di Bari-Chievo, ci fu effettivamente un'irruzione di tifosi nel nostro spogliatoio, nonostante fosse stata disposta una barriera di sicurezza. Fu un episodio grave che tengo a dire avvenne solo in quella occasione, tra l'altro circostanze di questo genere non sono poi così inusuali negli stadi italiani".

E' stato lo stesso gip di Bari, Abbattista, però, a definire in più occasioni lo spogliatoio barese un "luogo aperto a tutti". Garzelli non ci sta e replica: "Respingo fortemente l'accusa di spogliatoio colabrodo. Allo stato attuale dei fatti non voglio commentare o tantomeno permettermi di giudicare l'accaduto".

Nel frattempo, riecheggiano oggi sugli organi di stampa dell'intera penisola, le parole che Angelozzi avrebbe adoperato in risposta alle denunce dei calciatori: "Tappatevi le orecchie e giocate". Come la storia tristemente ci ha raccontato, non si è più giocato.

Sezione: News / Data: Ven 11 maggio 2012 alle 17:30
Autore: Davide Giangaspero
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