Non solo minacce isolate, nemmeno tante velate, ma anche veri e propri "meeting" tra squadra e tifoseria, organizzati in sedi ufficiali. Accadeva anche questo a Bari nella passata stagione, e chissà già da quanto tempo prima.

Marco Rossi riferisce davanti ad un incredulo P.M.: "Uno si fa delle domande, cioè lo spogliatoio, dovrebbe essere un luogo protetto, dove nessuno può entrare, mentre inspiegabilmente usavano entrare capi ultrà, senza alcun controllo da parte di chi doveva controllare... . Tra Gennaio e Febbraio - rivela - c'è stata anche una riunione nella sala stampa dello stadio, si trattava di una riunione quasi sicuramente organizzata già in precedenza dalla società perché loro (gli ultras, ndr) ci hanno aspettato tutti in sala stampa alla fine dell'allenamento. Noi sapevamo che ci sarebbe stata questa riunione". Di cosa si parlò? Le solite cose - spiega Rossi - ci vuole più grinta, quelle cose li, ma uno in dialetto mi disse: 'A te, dopo se vuoi, ti spacco la faccia'. E' successo davanti a tutti, solo perché io una volta durante una contestazione mi ero permesso di zittire un tifoso".

Ed è la stessa Procura a sottolineare l'anomalia del caso: "E' importante notare come questa riunione avesse tutti i crismi dell'ufficialità poichè avvenuta in sala stampa e probabilmente organizzata dalla stessa società. Questa vicenda avveniva, con una disarmante naturalezza, senza che fosse impedita da nessuno. Alcuni calciatori, specialmente i più giovani, erano letteralmente terrorizzati. Anche in occasione della riunione fuori dallo stadio prima della gara col Cesena (quella del famoso schiaffo a Parisi, ndr), Gillet racconta che fu la stessa società ad avvertire i calciatori che alcuni tifosi volevano parlare con loro. Ne consegue una situazione di totale assenza di difese, consolidata dall'atteggiamento del tecnico Mutti e del rappresentante della società Angelozzi che, di fronte alla denuncia dei calciatori, decidono di cancellare con un colpo di spugna la vicenda".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 13 maggio 2012 alle 18:00
Autore: Davide Giangaspero
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