Domenica pomeriggio alle 15 i cancelli dello stadio Olimpico di Torino apriranno i battenti per ospitare il derby della Mole. La posta in palio è alta. Il Toro vuole raggiungere la salvezza matematica e rinviare la ormai prossima festa scudetto della Juventus. Una sfida particolare, dal sapore romantico per i cuori biancorossi tra due autentici pilastri della recente storia del Bari. Da una parte l'allenatore granata Giampiero Ventura, dall'altra il tecnico bianconero Antonio Conte e una nutrita schiera di ex giocatori biancorossi. Siamo certi che qualche lacrimuccia scenderà lungo il viso dei tifosi pugliesi, pronti ad emozionarsi dinanzi agli ex beniamini, artefici dei successi recenti del Bari. Ma riviviamoli...

Era dai tempi di Fascetti che il popolo biancorosso aspettava un vero leader sulla panchina dei galletti. Sia Conte che Ventura avrebbero fatto faville. L'attuale allenatore campione d'Italia prende le redini del Bari il 28 dicembre 2007 subentrando al dimissionario Beppe Materazzi in seguito alla debacle in un derby con il Lecce. Nella stagione 2007/2008 sotto la guida del tecnico salentino i galletti si piazzano undicesimi ma con alcuni importanti aggiustamenti nell'estate 2008 dominano in surplace il campionato di serie B 2008/2009. Si conclude un'attesa lunga 8 anni e il Bari riconquista l'agognata promozione in serie A. Nella stagione 2009/2010 la palla passa nelle mani di Ventura e la squadra fa ancora meglio, misurandosi con avversari più blasonati e conquistando la bellezza di 50 punti. Il 10° posto finale in classifica risulta essere il miglior piazzamento nella storia del club in serie A. Quel Bari, guidato dal tecnico ligure e il suo manipolo di fedelissimi: dal portiere ed ex capitano biancorosso Jean François Gillet al metronomo Alessandro Gazzi, agli attaccanti Paulo Vitor de Souza Barreto e Riccardo Meggiorini, fu un'autentica rivelazione in quel campionato, una squadra capace di muoversi all'unisono, giocare un ottimo calcio e imporre il proprio gioco in stadi come quello di San Siro. I tifosi erano tornati a sognare le epoche dei Joao Paulo, dei Gerson, dei Fontana, dei Tovalieri, dei Protti e di tanti altri storici giocatori che hanno indossato la casacca biancorossa.

Il fiore all'occhiello di quell'annata è per il Bari il 3-1 rifilato proprio alla Vecchia Signora nel posticipo serale del 12 dicembre 2009. Un'estasi per Barreto e compagni tra cui fra l'altro faceva parte anche Leonardo Bonucci (oggi difensore della Juventus e della Nazionale, ndr), un incubo per i colori bianconeri. Prima Meggiorini con un sinistro al fulmicotone e poi Barreto, lesto a conquistare e poi a realizzare un calcio di rigore, avevano spento sul nascere le illusioni juventine generate dal momentaneo pareggio di Trezeguet. Nella ripresa il deus ex machina con Gillet che ipnotizza il brasiliano Diego colpevole nella circostanza di aver calciato alle stelle un calcio di rigore fischiato contro i galletti. L'apoteosi per il Bari arriva con la rasoiata a pelo d'erba del centrocampista ex Juve Sergio Almiron (oggi al Catania, ndr) che lascia di sasso il portiere Gigi Buffon.

Certo era un'altra Juve, in evidente difficoltà per tutta la stagione, mentre ora l'armata di Conte s'appresta a bissare il successo dello scorso campionato. Ma i tifosi del Toro vorranno senz'altro sperare che Meggiorini e Barreto ripetano le proprie gesta anche in maglia granata e Gillet possa spalancare un'autentica saracinesca davanti alla porta, sognando ad occhi aperti chissà una prestazione da favola proprio come quel Bari di qualche stagione fa.

Sezione: Gli ex / Data: Gio 25 aprile 2013 alle 19:30
Autore: Fabio Mangini / Twitter: @fabiomangini27
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