La maglia che raccontiamo oggi nella rubrica AMARCORD, è quella della stagione 1991-1992. L' 8 agosto del 1991, arrivava al porto di Bari con un enorme carico di umanità in fuga, la nave "Vlora", partita da Durazzo, in Albania, con 15 mila persone a bordo. Uno sbarco che segnava un'epoca per il Paese delle Aquile. Successivamente i profughi furono trasferiti allo stadio "Della Vittoria."
Questa è la cartolina di una estate che precedeva il 25esimo campionato di serie A del Bari. La squadra è reduce da una stagione non molto entusiasmante, con una salvezza raggiunta alla penultima giornata. Alla guida c'è Gaetano Salvemini, sinonimo di salvezza sicura. Ma qualcosa cambia. Sarà stato che il 29 Maggio si disputò al San Nicola, la finale di Coppa dei Campioni tra Stella Rossa e Olimpique Marsiglia, fatto sta che stranamente, per la prima ed unica volta nella storia, la società investe tanto, vuole fare il salto di categoria. In città si parla di Europa. Molti sono i calciatori acquistati. Arrivano Domenico Progna, Ivan Rizzardi, Daniele Fortunato, Robert Jarni e la ciliegina sulla torta, David Platt, successivamente si aggiunge anche un giovane dalle belle speranze e con un futuro roseo, Zvonimir "zorro" Boban. Il Bari sembra fare davvero sul serio.
La maglia di questa stagione è la stessa della precedente. Adidas bianca con inserti e numeri rossi, con sponsor commerciale sud Leasing in colorazione nera.
La seconda maglia era rossa con inserti, sponsor e numeri bianchi.
La stagione inizia con la Coppa Italia, affrontando l'Empoli in un doppio incontro. Si gioca prima a Bari ed il risultato e di 0-0, 3 giorni dopo ad Empoli, la partita finisce 1-1 grazie alla rete di Giovanni Loseto ad un quarto d'ora dal termine ed il pareggio per una autorete sempre di Giovanni Loseto. Il 1 Settembre 1991, finalmente il Bari fa l'esordio in campionato. Avversario di turno è il Torino. Dopo il vantaggio granata siglato da Mussi al 20esimo, arriva il pareggio 7 minuti dopo con la rete della stella inglese Platt, che realizza un calcio di rigore.
Dopo 5 turni il Bari è fanalino di coda, con soli 2 punti. Arriva così sulla panchina dei biancorossi, Zibì Boniek, reduce tra l'altro da una retrocessione con i cugini salentini.
Le cose vanno peggio, pareggio alla prima e 6 sconfitte di seguito. Clamorosa fu quella subita nel derby con il Foggia. E' il 3 Novembre 1991, il Bari è di scena allo "Zaccheria", per un derby sentitissimo dalle 2 tifoserie. Grande esodo di massa dei tifosi baresi, niente divieti, niente tessera del tifoso, solo una sana e sportiva rivalità. Si gioca ad una settimana esatta dal rogo che distrusse il teatro Petruzzelli di Bari, e per questo motivo i tifosi rossoneri riservarono una "accoglienza" del tutto particolare: tanti accendini accesi, all'arrivo dei tifosi del capoluogo!
La partita non ebbe mai storia, 4-1 per i rossoneri, allenati dal boemo Zdenek Zeman, con tripletta di Baiano e rete di Beppe Signori. Per il Bari la rete è siglata da Federico Giampaolo allo scadere del primo tempo.
Questa è la stagione della disfatta, solo per i risultati, i tifosi baresi sono sempre presenti e dopo la trasferta di Foggia, assistiamo ad un altro grande esodo, questa volta a 1000km di distanza.
Il primo Marzo 1991, il Bari è impegnato in una sfida decisiva per la salvezza, contro la Cremonese. Dal capoluogo pugliese partirono 2 treni speciali, organizzati dagli Ultras Bari, e tantissimi pulmann, oltre ai tanti baresi residenti nel nord Italia.
Il risultato fu qualcosa di spettacolare: oltre 5000 tifosi biancorossi invasero lo stadio "Giovanni Zini." Come tutte le partite decisive di questa stagione, il Bari parte con il piede sbagliato, al 7° Florjancic porta in vantaggio i padroni di casa. Ci vuole tutta la derminazione e sostegno dei 5000 tifosi baresi per riacciuffare il risultato, ci pensa Boban al 63°, siglando la sua prima rete in biancorosso. Purtroppo la squadra pugliese ha perso troppi punti lungo la strada e solo un miracolo potrebbe far salvare la squadra da una retrocessione certa. Il miracolo non avviene e mestamente il 24 Maggio 1992, il campionato si chiude con il Bari al quart'ultimo posto con soli 22 punti e retrocede con Verona, Cremonese e Ascoli. Da un possibile sogno chiamato Europa, ci si ritrova alla certezza della serie B.
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