Nonostante ormai la Serie A non ci appartenga più come categoria, daremo maggior spazio proprio ai trascorsi dei biancorossi nel massimo campionato nazionale, cercando di rispolverare vecchi idoli e curiose meteore entrati a far parte della storia ultracentenaria del club.

Se quello scorso è stato per il Bari uno dei campionati più deludenti (ultimo posto in classifica, con 24 sconfitte subite) , alzi la mano chi non ricordi quello che prima del succitato era stato il più disastroso in termini di prestazioni e punti totalizzati…
Stiamo parlando della stagione 2000/2001: il terribile giocattolo costruito dal duo Fascetti-Regalia  si era ormai sfasciato, fine dei sogni di gloria e inizio di un periodo nerissimo (al quale solo la gestione Conte avrebbe poi messo fine, anni dopo).
Tuttavia, anche in un’annata così brutta, non mancò qualche momento di buon Bari che merita di essere ricordato e qualche elemento della rosa riuscitosi a salvare…

14 Gennaio 2001, il Bari di Fascetti sfida allo Stadio Olimpico, la Roma di don Fabio Capello che a giugno si aggiudicherà il terzo scudetto della sua storia, facendo letteralmente impazzire il popolo giallorosso. Ma si sa, il mese di gennaio per le squadre di Capello è notoriamente un mese complicato; non fece eccezione quello in questione…
Minuto 70 di un grigio pomeriggio romano, punizione dal limite per il Bari: se ne incarica Giuseppe Mazzarelli, numero 34, terzino svizzero dotato di un piede parecchio sensibile. Parte Mazzarelli…Gooool! Incredibile, Bari in vantaggio e Olimpico ammutolito.

La squadra giallorossa, capace fino a quel punto del campionato di macinare avversari, è sotto all’intervallo contro l’ultima in classifica; gli uomini di Fascetti sono in buon momento di forma, anche se reduci dalla sconfitta di misura a Vicenza, ma certamente ancora in piena lotta salvezza. La Roma di Capello, Batistuta, Montella, Samuel, Emerson e Totti, riuscirà a pareggiare soltanto a un quarto d’ora dal termine e grazie a un dubbio rigore trasformato dal capitano e numero 10 (lo stesso di oggi), accolto con incredibile enfasi anche dal celebre telecronista romano ed ex speaker dell’Olimpico, Carlo Zampa.
Negli occhi dei tifosi biancorossi restò però, oltre alla ottima prestazione della squadra, anche la prodezza balistica di Mazzarelli. Certamente uno dei pochi a salvarsi e mettersi in mostra in quella deludentissima annata, lo svizzero mostrò a tutti quello di cui era capace il suo sinistro velenoso.

Giocatore di buon livello ed ex nazionale svizzero, Mazzarelli arrivò a Bari proveniente dal San Gallo e vi rimase fino al 2003; nella sua carriera anche una breve esperienza al Manchester City (certo non lo squadrone di oggi) , comunque a testimoniare la “bontà” dell’investimento. Peccato però come sia finito, per lui e per il Bari, quel campionato: ultimo posto in classifica, con soli 20 punti conquistati. Fu l’inizio della fine, gli anni bui della B, la retrocessione in serie C dopo il doppio spareggio perso con il Venezia, il ripescaggio.

Ma quel 14 gennaio 2001, qualcuno pensò che ci si sarebbe ancora potuti salvare…


 

Sezione: Amarcord / Data: Mar 11 ottobre 2011 alle 17:00
Autore: Domenico Mancini
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