Il viaggio nella memoria storica del Galletto vuole iniziale dalla stagione 1997-1998, che per alcuni versi fu molto ricca di soddisfazioni ma vide una squadra poco costante nei risultati, ma con in campo giocatori tra i migliori che abbiano calcato il rettangolo del S.Nicola, allenati sapientemente dal vate toscano Eugenio Fascetti.

Chi non ricorda i gloriosi nomi pronunciati dallo speaker: Mancini tra i pali, De Rosa, Garzya, Sala e Neqrouz in difesa, Ingesson, De Ascentis, Zambrotta, Doll a centrocampo, Masinga e Guerrero in attacco. Chi non ricorda quella squadra che mise a tacere S.Siro sconfiggendo l'Inter di Ronaldo e il Milan di Kluivert.

La stagione però non sembro iniziare bene, il Bari riesce a raggranellare solo 2 punti nelle prime 6 partite, subisce una pesante sconfitta dalla Juve di Zidane e Del Piero ( e 2 autogol) per 5-0, ma riesce a vincere il derby in trasferta a Lecce, e a fare i 3 punti ad Empoli. Nel segno dell'incostanza quindi, i ragazzi non riescono a fare di meglio, e vincono quindi la prima partita in casa solo il 30 novembre contro il Brescia, ma inanellando, dopo la partita persa a Milano 2-0, una serie di 6 risultati utili consecutivi, tra cui la sopracitata sconfitta inflitta ai nerazzurri in quel di Milano, e le vittorie a Vicenza e contro il Napoli.

Il girone di ritorno inizia di nuovo in maniera molto negativa, con 4 sconfitte su 4, dove risulta essere particolarmente amara quella patita a Bologna per 4-3, quando rimontando lo svantaggio iniziale di 2 gol, si fa beffare da una invenzione di Baggio e da un contropiede finalizzato da Kolyvanov: sarà Bressan (doppietta per lui) a siglare il definitivo 3-4. Ancora sconfitte, ad opera di Juventus, Roma e Sampdoria, in mezzo un pareggio contro il Lecce e le grandi vittorie contro il Milan e l'Inter, per una stagione che si conclude all'11esimo posto e con il rammarico di aver pareggiato troppe partite e aver subito troppe sconfitte di misura, per poter puntare a qualcosa in più.

La ciliegina sulla torta sarebbe potuta essere la convocazione di De Rosa per i Mondiali in Francia, ma il c.t. Maldini gli preferì l'esperto Bergomi...ma questa è un'altra storia. 

Sezione: Amarcord / Data: Sab 09 aprile 2011 alle 14:00
Autore: Massimiliano Alongi
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