17 Aprile 1994, il Bari ospita il Cesena in una partita fondamentale per la promozione in Serie A. I romagnoli hanno assolutamente bisogno dei 2 punti per continuare a sperare nella promozione, il Bari, invece, più avanti in classifica, cerca un risultato positivo per avvicinarsi al ritorno nella massima serie.

Nei bianconeri giocano diversi ex con il dente avvelenato: Piraccini, Biato, Calcaterra che fin dall’inizio dimostrano di avere un conto in sospeso con il Bari. I pugliesi, in quella stagione allenati da Beppe Materazzi, non sono in grande giornata e così al 29’ l’ex di turno Fabio Calcaterra riesce a realizzare il gol del vantaggio per il Cesena. Gli attaccanti del Bari, Protti e Tovalieri, hanno le polveri  bagnate e la squadra avversaria si difende bene, i pugliesi cercano in tutti i modi la rete del pareggio ma non c’è nulla da fare. Il Cesena riesce a portare a casa i 2 punti ed in classifica si avvicina pericolosamente ai biancorossi. Dopo il fischio finale  avviene il fattaccio: i due ex del Bari, Adriano Piraccini ed il portiere Enzo Biato vanno a festeggiare la vittoria sotto la loro curva e, fischiati dai sostenitori biancorossi, rispondono con un gestaccio non proprio oxfordiano. Tovalieri, che aveva osservato la scena, si avventa come una falco su Piraccini per chiedere spiegazioni, ma per tutta risposta l’ex centrocampista del Bari assesta un destro sul volto del “cobra”. A questo punto  la situazione diventa ingovernabile, il difensore del Bari Gianluca Ricci (che poi a fine carriera giocherà nel Cervia di Ciccio Graziani) rifila un calcione a Biato, Tovalieri, dal canto suo, cerca ripetutamente di colpire Piraccini che, in versione Carlos Monzon, riesce a schivare tutti i colpi e cerca di guadagnare in fretta la via degli spogliatoi. Igor Protti vuole vendicare il suo compagno di squadra e con uno scatto poderoso cerca di raggiungere l’avversario ma, per fortuna, un inserviente ed un compagno di squadra riescono a fermarlo in tempo.

Un pomeriggio di ordinaria follia a cui gli stessi media nazionali, all'epoca, diedero grande spazio, una rissa che coinvolse due beniamini del pubblico biancorosso come Sandro Tovalieri e Igor Protti che si erano sempre fatti apprezzare, oltre che per le notevoli qualità tecniche, per la loro grande correttezza in campo. Per la cronaca, il giudice sportivo ebbe la mano pesante soprattutto con i cesenati, infatti in quell’occasione fu punita la poca sportività di Biato e Piraccini che dopo la vittoria sbeffeggiarono i tifosi avversari, un gesto davvero poco edificante per dei professionisti.

Comunque questo episodio negativo non impedì alla compagine biancorossa di raggiungere la massima serie, disputando una stagione di altissimo livello con una squadra composta da giovani locali di belle speranze e da vecchi volponi della cadetteria. Un capolavoro firmato anche Beppe Materazzi e Carlo Regalia che con investimenti piuttosto contenuti riuscirono a costruire una squadra bella e vincente.
 

Sezione: Amarcord / Data: Lun 30 luglio 2012 alle 11:00
Autore: Giovanni Fusco
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