A Chiavari disfatta psicologica. Ora tutti (o quasi) possono fuggire

Un passo indietro. Forse anche qualcuno in più guardando la classifica che non perdona al Bari il ko, e fatta eccezione per il passo falso dello Spezia, vede la Spal incrementare il vantaggio, Novara e Perugia agganciare i galletti e proprio la Virtus Entella avvicinarli pericolosamente, in attesa di Verona, Benevento e Cittadella impegnate nei posticipi. Al Comunale di Chiavari la partita nasce male, con i padroni di casa subito spavaldi trascinati da Caputo e in grado di impensierire Micai fino al gol di Ammari, ben servito di tacco dallo stesso ex capitano dei biancorossi. Un forcing indicativo della partita, in cui il Bari cambia repentinamente pedine nella ripresa (Raicevic entra già al cinquantesimo, seguito da Furlan e Maniero), ma non rompe la sostanza di un match che ha visto i padroni di casa in controllo pressoché costante della contesa.

Eppure, più di qualche ingrediente di positività si era abbattuto sull'emisfero biancorosso, reduce da tre vittorie di fila. La sbronza ha evidentemente partorito l'errato approccio psicologico ad un incontro che altro sale poteva consegnare al campionato del Bari e che invece ha ricordato abbastanza da vicino la scoppola di inizio 2017 a Cittadella. Detto ciò, nulla di compromesso, ovviamente. Il cammino resta lungo, ma altri cali di concentrazione potrebbero rivelarsi fatali, almeno per le velleità più ambiziose di promozione diretta o, quantomeno, di piazzamento nobile nella griglia play-off. Anche perché fra una settimana l'avversario si chiamerà Frosinone, quanto di meglio c'è attualmente in B.

Tornando all'attualità, tra i peggiori della sfida contro gli uomini di Breda quel Moras mai realmente decollato in biancorosso, ma anche Cassani che, volente o nolente, sostituirà lo squalificato Sabelli contro i ciociari. Impalpabile la prova di Macek, non hanno replicato le sontuose prestazioni precedenti Galano, Parigini e Floro Flores. E' mancato terribilmente Brienza, la luce più costante in stagione, nel pomeriggio ligure, scuro almeno quanto il volto di Colantuono.