Arrivano novità interessanti sul futuro della società biancorossa: sembra prendere quota la pista legata ai russi. Già da tempo, l’ex club manager Gianluca Paparesta sta instaurando contatti con il magnate Suleiman Kerimov, proprietario dell’Anzhi Makhachkala ed ha propiziato rapporti con altri due facoltosi industriali, impegnati nei settori petrolifero e dell’energia. In tal senso, Bari rappresenterebbe una grande opportunità sia per avviare un ambizioso progetto sul calcio, sia per ampliare gli affari nell’Italia meridionale. Questo è ciò che emerge dal Corriere del Mezzogiorno.

A metà di questa settimana, attraverso un mandato affidato allo stesso Paparesta, la candidatura potrebbe diventare ufficiale con la costituzione di una società conforme ai parametri previsti dalla Figc. Entro giovedì sarà noto l’importo necessario per rilevare il Bari dall’asta. Ieri i curatori fallimentari Danisi e Giannelli, insieme ai periti Veneziani e Tria, erano a Roma per verificare la situazione complessiva del club, nonché per quantificare il debito sportivo. La gestione da gennaio a giugno 2014 (da pagare nelle scadenze di metà aprile, metà giugno e fine settembre) ammonta a circa a circa 2,1 milioni solo di emolumenti, mentre circa 800mila euro serviranno all’iscrizione al prossimo campionato.

Queste somme non saranno inserite nella stima del club (che fungerà da base d’asta), ma compariranno nella perizia, poiché il compratore dovrà onorarle al fine di ottenere la riattribuzione del titolo sportivo. Per assicurarsi il Bari servirà un impegno economico piuttosto consistente. In tal senso, fondamentale è il ruolo della squadra: presentarsi a fine aprile, quindi al momento dell'asta, con una classifica più solida, incoraggerebbe gli acquirenti ad investire nel nuovo progetto Bari.

Sezione: Copertina / Data: Mar 25 marzo 2014 alle 11:30
Autore: Gianluca Sasso
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