Bari Juventus, la sinergia regge. Almeno a giudicare dai colpi dell'ultimo decennio che spesso e volentieri si sono avvicendati proprio sull'asse costituito dal capoluogo pugliese e la plurititolata Torino. Non che siano mancati gli oggetti misteriosi, ma da Conte in poi qualche illuminazione di rilievo si è pure materializzata nel patto di mercato. E' la speranza di un Bari, quello attuale, che sembra in procinto di riavvolgere i nastri di un'intesa che, con l'avvento di Grosso in panchina, porterà in biancorosso anche qualche calciatore caro all'ex terzino campione del Mondo nel 2006. 

Converrà allora sperare che tra RogerioTello, Clemenza e chi più ne ha più ne metta, qualcuno riesca a imitare l'incedere biancorosso di gente come Lanzafame Almiron. Probabilmente i migliori eletti di un'infarcita di talenti che, a partire dal 2007 (anno dell'arrivo a Bari di Lanzafame appunto, ribattezzato Lanciafiamme), ha visto approdare in Puglia anche i vari Bianco, Volpato (nella rosa capace di raggiungere l'ultima promozione in A con Conte), ParoIago Falque (decisamente più propositivo altrove) e il biondo Beltrame, attaccante di scorta nella meravigliosa stagione fallimentare.

Curiosità: anche Maniero, bomber inceppato nell'ultima stagione, fu prelevato la prima volta dalla Juventus. Un prestito poco proficuo, quello del 2008, con arrivederci al nuovo aggancio avvenuto due estati fa. Macek, a Bari nella seconda parte dello scorso campionato (e in odore di conferma anche per il prossimo), è stato non molto tempo fa l'ultimo nome di una lista destinata a dilatarsi quest'estate. Bonucci, da anni punto fermo della difesa bianconera, e i giovani Vogliacco e Parodi hanno invece rappresentato i treni di corsa opposta su un binario mai morto.

Sezione: Copertina / Data: Gio 22 giugno 2017 alle 17:00
Autore: Davide Giangaspero
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