L'urrà è del Bari. Contro ogni pronostico, i biancorossi battono il Frosinone e si rilanciano nell'immagine. Il piglio del galletto si fa luce per l'intero arco del match, in una prova gagliarda e da riscatto vero. Forti su tutti i contrasti, a tratti indiavolati, i ragazzi di Grosso hanno messo al cospetto della capolista una grinta che pareva ormai smarrita. Romantica e liberatoria, anche in chiave personale, l'incornata con cui Kozak ha battuto Bardi e deciso il match.

Forse non un caso. Proprio l'ex Lazio, da tanto ai margini del protagonismo, è tornato grande nella gara più importante scrollando di dosso in un colpo solo i suoi tormenti e quelli della squadra. Il Bari ha ritrovato anche il suo pubblico, finalmente fiero e trascinante per una squadra tornata a competere con vivacità.

Protagonisti del colpaccio, oltre a Kozak, anche altri volti, persino inediti (o quasi) come lo scozzese Henderson, che ha mostrato grande personalità a centrocampo, togliendosi pure lo sfizio di tentare prima un gran tiro dal cerchio di metà campo e poi invitare con gesti plateali la squadra ad alzare il baricentro mandando in estasi il pubblico del San Nicola.

Sorride anche Grosso che esce da un periodo complicatissimo. Il suo Bari ora, inutile anche rimarcarlo, dovrà offrire garanzie senza più staccare la spina nel rush finale di un campionato dove i biancorossi hanno dimostrato oggi di poter dire ancora la loro con un pizzico di coraggio in più.

Sezione: Copertina / Data: Sab 10 febbraio 2018 alle 17:20
Autore: Redazione TuttoBari
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