Sfortuna ma anche tanta imprecisione. Due mesi dopo il Bari fallisce l'appuntamento casalingo con un altro pareggio (anche in quell'occasione, era il 28 gennaio, il match finì 0-0: avversario il Perugia). Un vero peccato! Perché da allora la squadra di Colantuono aveva alimentato sogni e speranze proprio tra le mura del San Nicola. Quattro successi di fila all'astronave con prestazioni convincenti che hanno fatto da contr'altare all'altalenante rendimento in trasferta. Nulla è compromesso, sia chiaro. Ma questa sera sarebbe quanto meno improduttivo parlare di bicchiere mezzo pieno.

DIGIUNO - Senza nulla togliere all'encomiabile performance dei ragazzi, la vittoria sembrava lì, ad un passo. Un primo tempo giocato ad una sola metà campo, due legni colpiti e i miracoli del portiere di un Novara sceso in Puglia per fare le barricate. Il Bari, insomma, sembra faccia molta fatica sotto porta. Le giornate storte possono capitare ma intanto comincia a preoccupare e non poco l'astinenza delle punte biancorosse: Floro Galano a secco da diverse settimane dopo un inizio col botto, Raicevic (oggi indisponibile per le nazionali) ancora acerbo e Maniero finito in naftalina.

PUNTO E A CAPO - Bisogna archiviare in fretta questa sfortunata domenica. Tra sei giorni si torna a giocare in trasferta. Se il Bari vuole puntare questa benedetta serie A, dovrà dimostrare di meritarsela fino in fondo.

Sezione: Copertina / Data: Dom 26 marzo 2017 alle 23:25
Autore: Fabio Mangini
vedi letture
Print