Si riparte, per la quarta volta in due anni. L'avvento di un nuovo tecnico porta sempre con sé il solito bagaglio di buone speranze. Il gioco, l'identità, le vittorie: obiettivi dichiarati da tutti, inevitabilmente. Non è andata benissimo poi sul campo ai predecessori più recenti di Stellone (Mangia, Nicola e Camplone) ma il nuovo Bari - e sarebbe del resto preoccupante il contrario - non può che nascere oggi con almeno la medesima fiducia di quelli passati.

Come cambierà il Bari con Stellone? L'ex attaccante di Napoli e Torino ha confermato oggi in conferenza di considerare il 4-4-2 la base di partenza. Nulla di rigido, certo, ma un'opinione condivisa nei primi anni di carriera e che, dunque, sarà da ritenere proiettabile anche nelle prime scorribande pugliesi. Settimana prossima prenderà ufficialmente il via la preparazione estiva, una rosa incompleta e tutta da verificare offrirà le prime tessere per un puzzle comprensibilmente da definire.

E' a posto in porta il Bari. Con Micai titolare, da discutere sarebbero al massimo le posizioni di Guarna e Gori. C'è, piuttosto, fame di terzini, dove il solo Sabelli appare un titolare in pectore, logiche di mercato in uscita permettendo. Alle sue spalle sarà valutato Scalera, che dopo mesi in naftalina potrebbe finalmente ricevere una chance concreta da prima squadra. Buio a sinistra dove il Bari cercherà un paio di pedine.

Sarà Moras il primo rinforzo per quanto riguarda la zona centrale del reparto. Il greco, in possesso di vasta esperienza, dovrebbe aggiungersi presto a Di Cesare (corteggiato sul mercato, interessante sarà capire il feeling con Stellone e le possibilità di convivenza con il neoacquisto ellenico), Tonucci e il sempre incerto, ma a tutti gli effetti biancorosso e arruolabile, Alessandro Ligi.

Cambia il centrocampo, dove un 4-4-2 frizzante e propositivo non potrà che passare dall'inserimento di pedine atte al tema. Mancherebbero del resto oggi barlumi di esterni moderni e di razza nella rosa biancorossa, ad eccezione di qualche personalità più eclettica (Defendi), dell'enigmatico Boateng e dell'acerbo Minicucci. Piace Soddimo, ma non solo. Il Bari dovrà irrobustire con una certa intraprendenza la sua batteria di frecce laterali. In mezzo, invece, si tratterà di contornare un progetto che può già contare su Romizi, Valiani e Di Noia, più una serie di soluzioni da verificare e dalla vasta gradazione anagrafica, da Castrovilli a Porcari, passando per Gentsoglou.

Quattro punte interscambiali e in lotta per due posti, la ricetta per l'attacco. Maniero è l'unica certezza odierna. Stellone ha confermato il gradimento per Ciofani, soluzione ideale per un'eventuale staffetta in zona gol. In stand-by Rosina, che pare non godere ancora di particolari sponsarizzazioni nel nuovo corso. Arriverà almeno un giovane, con Piu dell'Empoli - lo scorso anno spesso e volentieri di supporto in Serie A al duo titolare formato da Maccarone e Pucciarelli - accostato da radio-mercato al Bari nelle ultime ore.

Sezione: Copertina / Data: Lun 04 luglio 2016 alle 21:00
Autore: Davide Giangaspero
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