Fine della corsa. Il Bari saluta il sogno promozione al termine di un preliminare pazzesco. Proprio quando il peggio sembrava terminato, il gol di Galabinov ha fatto risprofondare giù le quotazioni dei biancorossi, ormai sulle gambe e incapaci di rispondere nuovamente allo svantaggio. Un epilogo amaro ma oggettivamente ben motivato dai quattro gol subiti dal Bari in casa, un lusso imperdonabile a questi livelli. E così il Novara, che pensava di aver ipotecato la qualificazione già dopo la prima frazione, l'ha puntualmente ribadita in coda in un'altalena di emozioni devastante e, prima della clamorosa reazione del Bari, a onor del vero insospettabile.

Non c'è stato verso di stabilizzare il rendimento in gara di questa squadra. Anche l'ultimo atto è stato coerente manifesto di una schizofrenia rivelatasi prima pericolosa, e adesso ufficialmente fallimentare. Non ha gradito il pubblico che, temporeamente rianimatosi al gol del 3-3 di Puscas, è tornato a mugugnare a fine gara, costringendo Paparesta ad una delicata resa dei conti.

Ma questo Bari meritava davvero qualcosa in più di quel che effettivamente è stato? Non è certo piacevole ricalcare sulle sconfitte, ma parecchie perplessità ha destato il modo in cui il Bari ha approcciato, nella serata più importante, quella che doveva essere una battaglia da affrontare col coltello fra i denti. Sarebbe stato sufficiente utilizzare lo stesso spirito espresso a cavallo fra il primo gol di Rosina e quello di Puscas in modo anche meno dirompente ma su più larga scala, evitando le amnesie raccapriccianti che hanno caratterizzato praticamente tutti i gol dell'indemoniato Gonzalez, due dei quali addirittura pronti-via, dopo pochi istanti dal gong iniziale delle prime due frazioni di gioco.

Il Bari ha nuovamente tradito lì dove, al San Nicola, avrebbe potuto recitare un ruolo di ben più alto racconto. E' mancata la maturità, il salto di qualità, sono andate a farsi benedire le promesse. L'orgoglio è stato salvato solo a metà dai tre gol della ripresa. Numericamente tanti, qualitativamente ancora pochi perché la sensazione è che così il Bari non avrebbe comunque avuto vita lunga. Finisce tra rabbia e lacrime una stagione insufficiente.

Sezione: Copertina / Data: Mer 25 maggio 2016 alle 23:50
Autore: Davide Giangaspero
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