Ma quante occasioni ha creato il Bari oggi? Il numero, certamente consultabile, lo lasciamo alle statistiche. In questa sede ci limitiamo solo alla sensazione, fondata, di aver vissuto un tiro al bersaglio praticamente ininterrotto per novanta minuti. Questo è stato Bari-Virtus Entella, un monologo biancorosso concluso in pareggio. Fosse stato un incontro di boxe, oggi al Bari sarebbero andati decisamente i tre punti e pure qualche nota di merito a contorno. Ecco perché, nel calcio - che non è la boxe - quella di oggi può esser comprensibilmente vissuta come un'occasione persa. Basti pensare alle occasioni capitate a tu per tu col portiere sui piedi di Di Cesare, oppure alla traversa ancora traballante centrata da Martinho nel primo tempo. E che dire del portiere ospite Iacobucci (nome segnabile, dopo oggi, sul taccuino di qualunque addetto al mercato), assolutamente indemoniato nella ripresa sui tentativi biancorossi. Il Bari, problemi di mira a parte, ha dato tutto e conquistato poco, un po' come a Brescia, anzi più di Brescia, il che è tutto dire.

Questo il bicchiere mezzo vuoto della sfida del San Nicola. Quello pieno parla di una squadra atleticamente in vistosa crescita, capace finalmente di presentare due ali propositive e in grado di creare gioco e superiorità numerica nelle metà campo avversarie. Bene, non senza qualche gol mangiato (oltre a quello egregiamente realizzato)Brienza. Praticamente perfetto il lavoro di cucitura e proposizione attuato in mezzo al campo dal duo Fedele-Valiani.

Risultato a parte, non mancherebbero insomma gli spunti positivi a cui guardare con fiducia. In classifica ancora nessuno scossone. Nello spirito più di qualche balzo in avanti. Prossima meta? Certamente il cinismo. Quello che determina le grandi squadre.

Sezione: Copertina / Data: Dom 09 ottobre 2016 alle 17:05
Autore: Davide Giangaspero
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