Il Bari cambia, e vince. La sterzata tattica ha pagato: contro il Lanciano, biancorossi schierati con il 4-3-3 e protagonisti di un'ottima partita, vinta meritatamente e finita 2-0 per il galletto.

Sorprese nella formazione iniziale. Out De Luca (bloccato dall'influenza), gioca Boateng dal 1', mentre Donati viene preferito a Romizi, lasciato inizialmente in panchina. Partono subito bene i padroni di casa, che controllano il match senza disdegnare buone sortite offensive che di fatto certificano la ritrovata verve del galletto, reduce da prestazioni opache e risultati pessimi. E' soprattutto Boateng ha vivacizzare l'attacco biancorosso. Suo, non a caso, l'assist al bacio per Galano, che sblocca il match e... se stesso. Il foggiano non segnava infatti dal fine novembre.

Alla rete del numero dieci segue il raddoppio di Donati con un sinistro da fuori aria che fredda l'estremo rossonero. Bari sopra di due gol alla fine del primo tempo grazie ad una prova collettiva ottimale, anche dal punto di vista tattico: la squadra ha saputo coprire ogni zona del campo con attenzione e puntualità. 

La ripresa si apre con il Bari ancora protagonista. Pressing alto e ripartenze, questo l'atteggiamento dei biancorossi, che mantengono strette le linee e compatti i reparti sino a fine partita. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma un Bari così ordinato e lucido non lo si vedeva da tempo. 

La trasformazione tattica ha dunque sortito gli effetti sperati. Il 4-3-3 ha dimostrato ancora una volta di essere il modulo più congeniale a questo gruppo, che in campo - al di la dei numeri - c'ha messo cuore e grinta. Una vittoria non fa Primavera, ma il Bari sembra aver ritrovato (mister Nicola permettendo) la strada giusta.

Sezione: Copertina / Data: Sab 21 febbraio 2015 alle 20:05
Autore: Andrea Dipalo
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