Il Bari torna dalla Toscana con un pari prezioso, quasi vitale. Sfatato in parte il tabù trasferta dove i biancorossi tornano a fare punti: non succedeva da oltre due mesi (match con il Brescia, in panchina sedeva Stellone). Bicchiere mezzo pieno? Può darsi. E sicuramente aspettando tempi migliori.

BOLGIA - E' un catino l'Arena Garibaldi di Pisa. I galletti affrontano un avversario ringalluzzito dalle ultimissime vicende societarie e voglioso di regalare al proprio pubblico (incessante la spinta dei tifosi dal primo all'ultimo secondo di gara) una serata magica. Ma è il Bari a partire bene, con un modulo inedito e col piglio giusto, come quello che spesso caratterizza le grandi squadre. I ragazzi creano anche un paio di occasioni per portarsi in vantaggio, specie nel primo tempo, con Daprelà, De Luca e Maniero ma è solo un'illusione anche perché con il passare dei minuti i nerazzurri la mettono sulla grinta e la forza fisica: in evidenza su tutti l'ex Lores Varela che colpisce anche una traversa a inizio ripresa.

REBUS - La partita fila via senza troppi patemi. Alla fine sono ben altre le preoccupazioni che accompagneranno mister Colantuono verso la prossima sfida di campionato al San Nicola contro un Avellino sempre sconfitto negli ultimi anni tra le mura amiche. Le squalifiche di Di Cesare, Cassani e Valiani, infatti, sono assenze pesanti. Macigni che si aggiungono agli altri lungodegenti e nella lista potrebbe finire pure Moras. Non sarà affatto semplice comporre una lista di probabili undici: tante assenze, troppe per un altro match decisivo della stagione biancorossa.

Sezione: Copertina / Data: Ven 09 dicembre 2016 alle 23:40
Autore: Fabio Mangini
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