Settembre è iniziato da due giorni e la stagione di Maniero è già strabordante di storie. In campo l'ex Catania non ha brillato, sollecitando i primi mugugni fin dal pre-campionato, anche per via di una forma fisica non impeccabile. Fuori, ha vissuto da incolpevole protagonista l'antipatica vicenda che ha riguardato, fra gli altri, i suoi più stretti familiari. Per questo, oltre che per relazioni di senso puramente tecnico, proprio Maniero nelle ultime ore del mercato è stato ad un passo dal lasciare Bari. L'ariete che da un anno divide i tifosi, il terminale di una squadra dal senso ancora incompiuto, è rimasto alla fine per mancanza di alternative, più che per reali convinzioni. Valesse solo la rabbia accumulata in questi giorni, l'attaccante campano avrebbe materiale in abbondanza per spaccare le porte avversarie. Da questo punto di vista, l'incredibile mole di rumor attorno al suo nome, potrebbe anche aver smosso qualcosa in più nella sua voglia di esaltarsi.

Uno stimolo (o un autogol?) lo ha certamente imposto la società negli ultimi giorni di un mercato in cui, non è un mistero, Sogliano ha bussato a più di una porta, in cerca di una punta. Sul piatto anche Maniero, ma soprattutto l'idea di innalzare le possibilità di un reparto che andava rinforzato, con Maniero o senza Maniero.

Raicevic e Trotta i nomi preferiti, ma anche Cacia e in extremis Djuric. In mezzo pure qualche sponsorizzazione disperata, come quella di Acquafresca, rispedita al mittente. Il risultato del mercato è stato un bottino offensivo, fatta eccezione per l'innesto iniziale di Monachello, privo di sussulti. Ma il percorso, quello sì, è stato assolutamente rocambolesco e ricco di chiamate. 

Come ristabilire adesso il vecchio ordine delle cose? Maniero, in fondo, era e sarà ancora il centravanti del Bari, almeno fino a gennaio quando ancora nuovi ragionamenti potrebbero subentrare in base ai risultati. Tanto però è cambiato nella dimensione di un matrimonio che ora attende ricuciture. Non si può dimenticare la rottura sfiorata, e nemmeno annullare d'un botto l'idea che a questo Bari non bastasse più, fino a nemmeno 48 ore fa, il solo Maniero. Dovrà essere l'attaccante, uno col riconosciuto fiuto del gol, a rinverdire la sua parabola in Puglia e chiudere la ferita. Dall'attaccamento al mestiere che Maniero ama, può arrivare l'approvazione che Bari raramente gli ha accordato.

Sezione: Copertina / Data: Ven 02 settembre 2016 alle 15:00
Autore: Davide Giangaspero
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