La sconfitta patita contro il Crotone mette la parola fine alla rincorsa di un Bari che, prima di ieri, sognava ancora di poter agganciare la vetta della classifica. 

Obiettivo fallito, dunque, per mister Camplone, che il giorno del suo arrivo in Puglia si fece trascinare dall'entusiasmo, fissando l'ambizioso traguardo della promozione diretta. Una serie A che, partita dopo partita, viene invece messa in discussione da una squadra che, seppur in ripresa, continua a steccare determinati appuntamenti. Contro il Crotone, poi, ci si è messa di mezzo anche la sfortuna: se Guarna - in concorso di colpa con Donkor - non avesse combinato quel che ha purtroppo combinato, oggi si starebbe commentando un altro risultato. Ma con i se e con i ma, purtroppo, non si va da nessuna parte.

Nulla, o quasi, sembra cambiato. Chi sperava che con l'esonero di Davide Nicola il Bari avrebbe iniziato a volare farebbe bene a rivedere le sue previsioni. Nonostante il cambio in panchina, infatti, i biancorossi continuano a tenere un andamento lento in campionato: quattro punti in quattro partite rappresentano un magro bottino per una squadra costretta a rincorrere e recuperare distanze oggi non più colmabili con le prime. Di vero c'è che la squadra gioca meglio rispetto ai mesi scorsi e i meriti non possono che essere di mister Camplone, medico curante di un paziente che, però, resta ancora convalescente.

"Abbiamo dimostrato di essere superiori alla capolista". Il presidente Paparesta ci ricasca, lasciandosi andare a dichiarazioni pilotate più dal cuore che dalla testa. I suoi ragazzi hanno sì disputato una buona gara ma a vincere sono stati, come sabato scorso a Pescara, gli avversari. Il Bari non ha giocato meglio ma alla pari del Crotone. Un aspetto di certo rilevante, ma che non cancella i quindici punti di vantaggio che i calabresi hanno in classifica sui biancorossi, a cui hanno rifilato - tra andata e ritorno - ben sette gol. 

La strada è tanto lunga e tanto dura. Ripartire da quanto di buono visto contro i pitagorici è il minimo che si possa fare. Ma servono i punti. La squadra sembra migliorata sotto il punto di vista del gioco e del carattere, ma questo evidentemente non basta. Almeno per il momento.

Sezione: Copertina / Data: Sab 06 febbraio 2016 alle 14:00
Autore: Andrea Dipalo
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