"Stoian esterno mi è piaciuto parecchio. Lui ha le caratteristiche giuste per fare l'ala in un certo modo. Poi è ovvio, ha qualità importanti e può tranquillamente giocare anche al fianco della prima punta. In definitiva sì, Stoian esterno mi ha convinto". Queste le parole di Devis Mangia nell'immediato post partita di Bari-Marsiglia. Il tecnico, incalzato  sull'argomento, ha quindi espresso parere positivo sulla possibilità di vedere, anche durante il prossimo campionato, l'ex Chievo dirottato sulle corsie lateriali.

Con Galano sulla corsia opposta (presumibilmente quella destra), ecco che il classico 4-4-2 di mister Mangia assume i contorni di un vero e proprio 4-2-4. In fase di ripartenza e di costruzione della manovra, infatti, gli esterni di centrocampo si allungano tantissimo, convergendo spesso al centro in cerca di conclusioni pericolose o assist-gol: "A me piace avere due esterni alti che sappiano virare in mezzo al momento giusto - le parole dell'allenatore ex Spezia - Così facendo facilitano il lavoro dei terzini, a cui chiedo grande supporto offensivo". 

Il Bari sulle ali, dell'entusiasmo ma non solo. Il credo di Mangia poggia le sue convizioni proprio sugli esterni senza, però, disdegnare le vie centrali, con le due punte vicine tra loro e pronte a rapiti scambi in stile Kutuzov-Barreto, quest'ultimo saldamente al comando nella lista-desideri di tanti (non tutti) tifosi biancorossi. L'ex bomber del galletto, però, non tornerà. La batteria di attaccanti già in dote alla squadra barese esprime sufficiente bontà, anche da un punto di vista numerico. Le priorità in questo momento sono altre, ed in altri settori. Sul taccuino del diesse Antonelli ci sono ancora diverse caselle da barrare, ma nessuna di queste riguarda il reparto offensivo. A Mangia servono un difensore centrale, un terzino mancino e almeno un centrocampista di qualità.

Capitolo caldo quello dei portieri. Mister Mangia ha già chiarito che nessuno si deve sentire titolare per meriti passati. Il posto va conquistato sul campo, ma è chiaro che una gerarchia c'è, ci dev'essere per forza: Guarna è il numero uno, Donnarumma il dodicesimo. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 01 agosto 2014 alle 08:15
Autore: Andrea Dipalo
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