Una sfilza di no. Non ha convinto nessuno fin qui il cosiddetto piano Giancaspro per il rilancio dello stadio San Nicola. Un progetto bellicoso nelle parole confermate ieri nel lungo monologo inscenato dal patron biancorosso in conferenza ma che, ad oggi, sembra davvero contornato di tanti buoni propositi e poche prospettive. Già nello studio di fattibilità, al di là dei presunti numeri scopiazzati da vecchi progetti e dei facili bilanci, criticità sono emerse in merito all'individuazione dei partner e delle effettive disponibilità finanziarie alla base del progetto. Alla richiesta di chiarimenti da parte del Comune, Giancaspro ha risposto ieri in modo freddo suscitando le ulteriori perplessità di una città da sempre abituata ai grandi proclami ma mai realmente accontentata alla prova del nove. La materia, resa piuttosto facile solo dall'eloquio piuttosto ottimistico di Giancaspro, appare in effetti assai probante. Una missione quasi impossibile alla luce di un inizio a dir poco stentato e che ha visto nell'educata ma ferma replica del sindaco Decaro già una certa diffidenza. Da più parti poi ci si interroga sul presente di un club che, prima dello stadio, vede incombere su di sé schermaglie legali di ogni tipo e difficili operazioni di riscatto tecnico. Una nuova stagione sta per sorgere nell'incertezza di un progetto che sembrerebbe molto meno platinato degli anni passati. Lo stadio, insomma, vien visto da più parti come l'ultima priorità in una storia che poco ha dato fin qui su argomenti urgenti. Creare decine di sky box su uno "spettacolo" che vedrà anche l'anno prossimo il Bari confrontarsi probabilmente alla pari e non certo da schiacciasassi in cadetteria appare francamente fantasioso, al pari di una potenzialità di ricavo (anch'essa oggetto di analisi inevitabilmente tranchant) che, così come stanno le cose, potrebbe non maturare affatto gli effetti sperati. Non guasterebbe allora forse un occhio più attento alle pratiche del campo. Quelle in grado, sul serio, di avvicinare più di altro il pochissimo business in attivo su cui una società di calcio (azienda per definizione in perdita) può contare. Un Bari protagonista e propositivo creerebbe le vere condizioni per il futuro. Ad oggi il San Nicola sarebbe invece una scatola vuota, costosa, oltre che a quanto pare tremendamente contraddittoria.

Sezione: Copertina / Data: Sab 17 giugno 2017 alle 14:30
Autore: Davide Giangaspero
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