Meno cinque punti dalla zona playoff a sette giornate dalla fine di questo tormentato campionato. Il Bari, di scena domani a Trapani, è giunto ad un bivio decisivo: vincere in Sicilia per dare seguito ai soliti proclami o, nelle peggiori delle ipotesi, perdere gettando alle ortiche le ultimissime chances di agganciare il treno dei sogni, quello che porta dritto-dritto in serie A.

"All'ultima giornata c'è lo scontro diretto contro lo Spezia. In teoria potrebbe essere un anticipo di playoff". In questa dichiarazione colpisce la lungimiranza del presidente Paparesta, che non vuol sentir parlare di micro o macro obiettivi ma che, alla prima occasione, ci ricasca, parlando di playoff. Ma in fondo fa bene: la squadra non deve dimenticare la meta lei assegnata, persa di vista in tante circostanze ma sempre lì, a portata di mano. 

Trapani crocevia decisivo. I ragazzi di Nicola, che raggiungono oggi la Sicilia, sono pronti alla battaglia. Sì, ma lo sembravano anche prima della trasferta di Terni o della partita con il Crotone. Risultato? Un punto in due partite. Ma bisogna guardare al futuro con rinnovato ottimismo e fiducia. D'altronde, quella biancorossa è una squadra composta da giocatori di grido che, almeno in serie B, dovrebbero fare la cosiddetta differenza. 

Ma se non si arriva tra le migliori otto, che succede? Lo ha spiegato il diesse Antonelli in conferenza stampa: "In caso di mancato raggiungimento dei playoff? Ci sarà una ricostruzione, come ha fatto il Torino quando è rimasto tre stagioni in B". Rivoluzione in vista, dunque, che potrebbe non risparmierebbe nessuno, nemmeno l'ultimo dei magazzinieri.

Alla continua ricerca di solidità, e di nuovi soci su cui far affidamento. Paparesta sorride e si dice sereno, ma è consapevole delle difficoltà gestionali e finanziarie a cui il Bari sta andando incontro. La speranza, però, è l'ultima a morire. Le porte per una cessione di quote (quante? tutte?) è sempre aperta. Tutto sta nella serietà degli interlocutori interessati al Bari. "Qualora qualche imprenditore dovesse manifestare la volontà di entrare in società sarà ben accolto - il monito lanciato da Paparesta qualche ora fa - Ma deve trattarsi di possibilità concrete. Sapesse quanti vendono fumo". Beh, presidente, chi è senza peccato scagli la prima pietra... 

Sezione: Copertina / Data: Ven 17 aprile 2015 alle 11:00
Autore: Andrea Dipalo
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