Chissà cosa starà pensando Andrea Camplone. Chissà se, ormai sfiduciato, avrà posato il cellulare, stretto a lungo nelle scorse settimane in attesa di una chiamata che, di fatto, non è più arrivata. Dall'altra parte della cornetta ci sarebbe dovuto essere Gianluca Paparesta, con cui il tecnico abruzzese, a fine campionato, s'era lasciato con una promessa: risolte le beghe societarie, ci si sarebbe risentiti per decidere se continuare o meno un rapporto che, di fatto, non sembra essere stato mai idilliaco.

Il contratto che lega ancora l'ex Perugia al club biancorosso scadrà tra poco meno di due giorni. Non verrà ovviamente rinnovato, non lo sarebbe stato nemmeno in presenza dell'ex numero uno di strada Torrebella, che lo avrebbe di certo silurato facendo così ricadere sull'operato del tecnico tutto le colpe del fallimento tecnico dello scorso campionato. Un film già visto con i suoi predecessori, divorati da Paparesta più per scagionare se stesso che per loro demeriti. 

Si volta pagina, in tutti i sensi. A capo del club c'è da poco Cosmo Giancaspro, che forse Camplone non lo ha nemmeno mai conosciuto. L'idea, legittima e sotto certi aspetti condivisibile, è quella di ripartire con gente nuova e motivata, ma questo non giustifica il trattamento riservato all'ormai ex allenatore del galletto. Che non sarà riuscito a fare miracoli nel suo brevissimo mandato ma che, anche nel post partita di Bari-Novara, ha mantenuto sobrietà e stile difendendo i suoi indifendibili ragazzi e addossandosi colpe che non sono state di certo solo sue. Solo per questo, avrebbe meritato un trattamento più elegante.  

Sezione: Copertina / Data: Mar 28 giugno 2016 alle 17:00
Autore: Andrea Dipalo
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