Intervenuto all'incontro su Sport, Business ed Impianti, il presidente del Bari Cosmo Giancaspro ha evidenziato la sua visione sullo stadio e l'importanza di una struttura di proprietà per il club. "Gran parte della mia convinzione nasce dall'aver visto una partita due anni fa, Juventus-Real Madrid. Devo dire che per un imprenditore, che pensa oltre all'emozione della partita, sono degli eventi che possono determinare certe condizioni. Ho fatto i complimenti alla Juventus e qualche tifoso ha travisato. Invece no, io sono un tifoso per motivi manageriali. Penso che la Bari, ovvero la nostra squadra di calcio, ha tifosi in tutto il mondo. Mi è arrivata una lettera da un tifoso se non ricordo male di Helsinki, che mi ha messo cinque euro in una busta chiedendomi la spedizione di un gadget. Non era un barese, ma si è affezionato al Bari".

"Un asset materiale - prosegue Giancaspro in relazione allo stadio - deve necessariamente entrare nel bilancio di una società di calcio. Attualmente il report porta dei dati davvero preoccupanti in relazione alla tenuta delle società italiane. Tutti gli esperti si stanno sforzando per inserire un fair play finanziario reale, che non porti a drogare i conti. L'asset materiale è uno zoccolo duro di ricavi. La società deve vivere".

Cosa manca a Bari per definire la questione? "Abbiamo una mano pubblica che ormai ha chiaramente dimostrato di non poter sopportare più investimenti profittevoli. Questa mano pubblica deve dunque decidere quando uscire di scena. Non abbiamo tempo da perdere. Siamo la prima squadra in B come presenze, abbiamo record di spettatori, record Sky, siamo primi come abbonati, ottavi in Italia. Noi siamo una squadra di A che gioca in B. Altrove ci sono campi da Lega Pro, non esiste nemmeno una differenziazione dei bagni. E' davvero difficile digerire per noi una cosa del genere. Secondo me abbiamo più chance di competere per un'onesta salvezza in A, che vincere un campionato di B. Nell'interesse di tutti, baresi e oserei dire pugliesi, bisognerebbe prendere una decisione rapida sul destino dello stadio. Penso che l'area sia anche idonea a realizzare servizi di contorno. Abbiamo il vincolo con Renzo Piano, ma io ho già parlato con qualcuno del suo staff e c'è tutta la disponibilità ad essere funzionali alle nuove esigenze dettate dalla modernità e dalle nuove tecnologie, tipo quelle dei pannelli solari. Io non posso farlo, altrimenti mi arrestano. L'autorità comunale sta riflettendo come me, io sto preparando una manifestazione d'interesse per acquisire l'area dello stadio e dunque inserire un asset materiale all'interno della società, ciò porterebbe benefici in termini di solidità patrimoniale e rapporti con gli investitori".

Sezione: Copertina / Data: Ven 10 marzo 2017 alle 22:00
Autore: Redazione TuttoBari
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