Il Bari cade a Castellammare: 2-1 il risultato finale in favore della Juve Stabia, che vince una partita in cui, soprattutto nella ripresa, la formazione di casa ha dimostrato di meritare più di quella biancorossa, sotto dopo la prima frazione di gioco ma capace, grazie ad un guizzo di Ciccio Caputo ad inizio ripresa, di trovare un pareggio sin a quel momento solo sfiorato ed evitato dalla sfortuna.

Col passare dei minuti, però, la squadra di mister Braglia riesce a mettere all'angolo il galletto, che si deve arrendere alla strapotenza fisica del nigeriano Mbakogu (autore di una doppietta), che sfonda per vie centrali e batte, per la seconda volta, un'incolpevole Lamanna, non immune da colpe in occasione della prima rete gialloblu. Ma questo conta poco. Ciò che interessa è, invece, il modo in cui la formazione barese non sia riuscita, soprattutto nell'ultima mezz'ora, a rendersi pericolosa come fatto egregiamente, ma con scarsa fortuna, nella prima parte di partita, dominata dal galletto nonostante lo svantaggio.

Ma le chiacchiere, si sa, se le porta via con se il vento. Di concreto rimane il risultato, che significa seconda sconfitta in campionato per il galletto, mandato in campo da mister Torrente in maniera forse un po troppo spregiudicata. Schierare il tridente, con conseguente arretramento di Bellomo in mediana, ha permesso ai padroni di casa di godere di maggiori spazi a centrocampo. A questo, poi, si va ad aggiungere l'infelice prova di uno dei componenti del terzetto offensivo, vale a dire Albadoro, decisamente abulico in fase di spinta e poco attento e incisivo in quella di copertura. L'ex di turno, insomma, non ha certo brillato dinanzi al suo vecchio pubblico. E non poteva essere diversamente: il napoletano, infatti, rientrava dopo un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per tre settimane. Forse (probabilmente), sarebbe stato più intelligente riproporre lo stesso schieramento tattico adoperato sabato scorso contro il Vicenza al San Nicola, con Bellomo dietro le uniche due punte Caputo e Iunco. Insomma, un atteggiamento più riflessivo e coperto. Invece no. Mister Torrente ha deciso di giocarsela a viso aperto, anzi di più. Per il tecnico, evidentemente, contavano solo i tre punti, finiti purtroppo nelle mani del collega gialloblu. Condivisibile la mentalità, altamente vincente, ma a volte bisognerebbe pensare prima a non prenderle e poi eventualmete a suonarle. Soprattutto perchè si era a conoscenza del fatto che la Juve Stabia, dopo un inizo di stagione non all'altezza, era, è in uno stato di forma ottimale, quasi straripante. 

Pazienza. L'importante è imparare dai propri errori e ripartire, eppure alla svelta. La sconfitta contro i gialloblu non deve togliere il sorriso a questa squadra, e nemmeno ai suoi instancabili sostenitori, numerosi anche oggi sulle tribune dello stadio Menti di Castellammare di Stabia. Il galletto, seppur a tratti, ha dimostrato anche in questa partita di avere qualità consolidate. C'è solo bisogno di fare esperienza, ma questo lo sapevamo bene tutti ben prima di questa amara sconfitta.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 13 ottobre 2012 alle 20:45
Autore: Andrea Dipalo
vedi letture
Print