Che beffa. Il Bari, in vantaggio di due reti alla fine del primo tempo, si fa incredibilmente rimontare dall'Empoli, abile e caparbio nel trovare i tre gol che capovolgono la gara nella ripresa. Biancorossi che soccombono sotto i colpi del nemico, meritatamente vittorioso per quanto fatto vedere durante tutta la durata del match. Risultato finale di 3-2 in favore dei ragazzi di mister Sarri, quasi incredulo a fine partita per l'impresa consumata dai suoi ragazzi su un campo difficile come quello del San Nicola.

Peccato, davvero, soprattutto per come si erano messe le cose (Bari subito in vantaggio con Dos Santos). Un galletto che, nonostante l'infortunio patito dopo appena 10' da Albadoro, e nonostante l'assenza di Ciccio Caputo, sembrava padone del campo, e soprattutto del gioco. Poi, dopo il gol di Bellomo al 22', la formazione di mister Torrente ha lentamente (e mica tanto) abbassato la guardia, prestando il fianco agli attacchi di un Empoli mai arrendevole, che già prima della fine del primo tempo è andato più volte vicino al gol. Con un po di fiatone, Bari in vantaggio a metà partita. La ripresa, poi, è tutta di marca toscana, con Tavano (57'), Pratali (73') e Tonelli (87') che sbeffeggiano la retroguardia del galletto, rimontando un risultato che, sino a poco dopo l'inizio della ripresa, sembrava saldamente nelle mani dei biancorossi.

Per quanto visto, l'Empoli lascia l'Astronave senza rubare nulla, anzi. Lodevole, e con pochi precedenti, lo sforzo profuso della squadra azzurra sino all'avvenuta rimonta. Una doccia fredda per il Bari, che, in maniera presuntuosa, ha pensato male che la gara fosse finita sul gol del suo numero dieci. Così, invece, non è stato (e come poteva essere...), e la squadra ha pagato a caro prezzo la superficialità con cui ha affrontato i secondi 45 minuti dell'incontro.

Bagno di umiltà per i biancorossi, che devono ora far tesoro degli errori commessi per crescere ed evitare figuracce come queste in futuro. Bisogna essere clementi con questi ragazzi, alcuni dei quali alla prima vera esperienza in un campionato tosto ed imprevedibile come quello di serie B. I complimenti ricevuti sinora per quanto fatto vedere in campo devono restare nel cassetto, e dimenticati. Solo con l'umiltà e il lavoro si potrà completare prima e bene quel processo di crescita necessario, e prevedibile, per un gruppo di sbarbatelli come quello gestito da Vincenzo Torrente in questa stagione. Adesso si faccia mea culpa, e si guardi avanti: questa squadra ha ancora la fiducia incondizionata dei suoi tifosi, ma occhio a non approfittarne troppo: in città c'è chi, prima di stasera, sognava già in grande. Forse troppo...

Sezione: Editoriale / Data: Mar 30 ottobre 2012 alle 23:45
Autore: Andrea Dipalo
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