La sconfitta contro il Frosinone, la terza consecutiva in appena quattro giornate di campionato, non può, non deve rappresentare l'inizio di una crisi in casa biancorossa.

Mai come quest'anno, la squadra appare quadrata e composta, dimostrando di potersela giocare contro chiunque. E anche la tifoseria se n'è accorta: dagli spalti e sui social, in pochi hanno e stanno criticando mister Grosso per questa partenza horror. Anzi, tutti (o quasi) lo stanno fortunatamente sostenendo, incitando e anche giustificando. Eppure, quando le cose non vanno per il verso giusto, a finire nel mirino della critica sono sempre gli allenatori. Ma in questo caso è diverso: il tecnico pare incolpevole, o almeno il meno colpevole di tutti. 

Quando produci quasi cinquanta occasioni da rete in tre partite senza riuscire a portare a casa nemmeno un punto, pare evidente che il problema non risiede in panchina ma nei giocatori. Nel caso specifico, in determinati singoli, che stanno inanellando una serie di errori che, di fatto, hanno condizionato l'andamento delle partite giocate (e perse) contro Empoli, Venezia e Frosinone. Contro quest'ultima, sono stati Cassani e Micai i carnefici. Ahiloro

La difesa a tre è piaciuta. A noi tantissimo, che settimana scorsa l'abbiamo proposta e sponsorizzata. Questo tipo di schieramento risalta infatti le qualità e le caratteristiche della rosa. A cui oggi sembra mancare, oltre ad un po' di carattere, un centravanti di peso. Perchè il solo (seppur dirompente e generoso) Improta non potrà mai bastare. Così come non basterà il rientro di Galano, la cui assenza sta pesando oltremodo. Ai biancorossi servono i gol dei centravanti, e in organico non sembrano esserci bomber di razza. A mister Grosso l'onere di trovare la soluzione a questo problema non di poco conto.

I risultati arriveranno. Forse subito. Contro Cremonese e Ternana, ospiti del San Nicola martedi e sabato prossimo, il Bari si gioca due match ball decisivi. Sia per le sorti del suo campionato, sia per il destino del suo allenatore. Che non sembra rischiare nulla ma da cui ci si aspetta ora una decisa sterzata. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 17 settembre 2017 alle 11:00
Autore: Andrea Dipalo
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