Bravo Bari, bravo mister, bravo Romizi, bravi tutti: i biancorossi, al termine di una partita perfetta e non priva di sofferenze, giocata per quasi un'ora in inferiorità numerica, hanno battutto l'Empoli per 1-0 grazie alla rete, bella e decisiva, del numero quattro ex Fiorentina, entranto nella ripresa al posto di De Falco per dare equilibrio alla squadra. Altro che equlibrio: Romizi, dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, mette in rete la palla del successo con un siluro di rara precisione e bellezza, su cui nulla ha potuto l'estremo empolese. Tre punti d'oro, conquistati su uno dei campi più insidiosi dell'intera cadetteria, e contro una delle formazioni più brillanti di questi ultimi mesi in serie B. 

Ma partiamo dall'inizio. Bari in campo con il classico 4-3-3. Pronti via, e sono subito gli ospiti a dettare i ritmi della gara, e a sfiorare in più di un'occasione la rete del vantaggio. Poi, sul più bello, arriva l'espulsione di Iunco, che si fa cacciare per un fallo pericoloso, ed inutile, su un difensore empolese. L'inferiorità numerica sembra, ma solo inizialmente, condizionare gli umoni di Vincenzo Torrente, che col passare dei minuti riescono a trovare il giusto equilibrio e le giuste contromisure ad un Empoli che, nonostante la superiorità numerica, non riesce mai, o quasi, ad impensierire Lamanna.

E il meglio deve ancora venire. Chiusa la prima frazione di gioco in parità, e con un uomo in meno, il Bari si ripresenta in campo come meglio non avrebbe potuto fare. La svolta, poi, arriva con l'ingresso in campo di Romizi, autore di un'autentica prodezza che permette ai biancorossi di vincere la partita e di consumare un bel balzo in avanti in classifica, dove ora i punti sono 39 e la zona play-out lontano quanto basta, almeno per il momento.

E' stata la vittoria del gruppo, e del suo allenatore. Emblematico, in tal senso, l'abbraccio collettivo a fine partita. Un gesto carico di significati, che dimostra ancora una volta l'unità e la compattezza di questo gruppo, che ha saputo soffrire in silenzio salvo poi riprendersi alla grande a suo di risultati e vittorie. Come quella consumata contro l'Empoli, inerme dinanzi a questo Bari bello, cinico e assolutamente imperforabile.

La corsa continua. Giovedi si torna in campo al San Nicola. Di scena ci sarà il temibilissimo Livorno, seconda forza del campionato e già carnefice del Bari nel girone d'andata. Ma quello di oggi è un Bari diverso, se non nella forma sicuramente nella sostanza. Il periodo nero, ora alle spalle, ha fortificato e maturato questo gruppo, oggi più consapevole delle proprie potenzialità. Avanti così!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 24 marzo 2013 alle 23:30
Autore: Andrea Dipalo
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