Nel bene o nel male, purché se ne parli. La citazione di Oscar Wilde sembra sintetizzare al meglio la storia vissuta negli ultimi anni dalle parti di Bari, con una squadra di calcio che ha spesso fatto parlare di sè. Nel bene e nel male, appunto, alternando momento genuini ad altri decisamente discutibili, a tratti inaccettabili. 

A far chiacchierare il complesso mondo del calcio in queste ore è lo slittamento delle date playoff in serie B. E sapete chi c'è dietro a tutta questa storia? Il Bari, reo di non aver adempiuto alle incombenze contributive e fiscali relative agli stipendi del primo bimestre di quest'anno, dichiarando e certificando il contrario. Ma facciamo chiarezza: il discutibile teatrino venutosi a creare in questi giorni è responsabilità altrui. Chi doveva valutare, intervenire e punire eventualmente il club biancorosso, lo ho fatto e lo sta facendo con imbarazzante ritardo. Una punizione che pare certa quanto meritata, ma che sta per essere inflitta nel momento più sbagliato.

Due punti di penalizzazione, o chissà quanti. Di certo non molti, ma probabilmente sufficienti per far retrocedere il Bari al settimo posto in classifica, con conseguente dirottamento del Cittadella al sesto posto. Una configurazione che metterebbe i biancorossi nella posizione di svantaggio nel preliminare playoff contro i veneti, che si giocherebbe così al 'Tombolato' e non più al 'San Nicola'.

Nel frattempo, l'Italia del pallone s'interroga sul modus operandi di un sistema che sembra sempre più annaspare nelle proprie criticità. Come quella legata alla sua giustizia sportiva, mai sul pezzo, mai tempestiva ne risolutiva. 

Da tutto questo polverone, l'immagine del Bari non ne esce rinfrancata. La strumentalizzazione del 'caso' da parte di molti addetti ai lavori è stata stucchevole e irrispettosa. In fondo, a sbagliare non è stato il club barese, ma chi doveva prima vigilare e poi giudicare per tempo il suo operato. 

Nel bene e nel male, dicevamo. Sperando che ben presto si torni a discutere della materia biancorossa in altri e più lusinghieri termini. L'occasione c'è, e arriverà tra poco. I playoff, oggi più che mai, rappresentano una ghiotta possibilità di rivalsa. Per tornare protagonisti, ma nel senso più consono del termine.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 24 maggio 2018 alle 16:15
Autore: Andrea Dipalo
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