Un pugile suonato. Questo è sembrato il Bari al cospetto del Novara, meritatamente vittorioso al San Nicola per 3-1 al termine di una partita in cui, i biancorossi, si sono resi protagonisti di una prestazione decisamente negativa, tra le peggiori di questo campionato. 

La squadra di mister Torrente, viva solo dopo aver incassato il 2-0, non ha mai saputo prendere in mano la gara, trovando il gol della momentanea speranza solo grazie ad una prodezza di Franceso Fedato, autore di una rete, quella del 2-1, tanto bella quanto illusoria, resa vana dal successivo fallo commesso da Borghese, ingenuo in chiusura. Rigore per il Novara, gol e 3-1 per i piemontesi che così chiudono la diatriba, ringraziano e tornando a casa forti di una vittoria che, in chiave salvezza, vale tantissimo. 

Ora, inutile cercare alibi e giustificazioni: il Bari si sta un po perdendo, e non lo dicono solamente i numeri (un punto nelle ultime tre giornate di campionato). A questa squadra sembra mancare l'ardore e la cattiveria di inizio campionato, quando si scendeva in campo animati da un agonismo oggi sbiadito, assente ingiustificato. Come successo già nelle più recenti apparizioni, anche contro il Novara i biancorossi hanno alzato la cresta solo dopo aver subito, ed incassato, l'avversario: è accaduto nel pirotecnico pareggio contro il Sassuolo, è ricapitato a La Spezia così come contro gli uomini di mister Aglietti, che si sono limitati a controllare una squadra che non ha fatto nulla, o quasi, per mettere in difficoltà il nemico. A questo, poi, va aggiunta la facilità con cui il galletto subisce gol. Sono ben nove nelle ultime tre partite le pappine incassate da Lamanna. Ma l'ex Genoa non è l'unico responsabile di questa crisi, e questo lo sa anche il suo allenatore, preoccupato da settimane per la scarsa tenuta difensiva della sua squadra, che fatica non poco quando si tratta di ripiegare e dare man forte alla difesa, in affanno di conseguenza. 

Senza cercare colpevoli che non esistono, ai ragazzi gli si chiede solamente di tornare a giocare con cattiveria, agonistica s'intende. I complimenti ricevuti con regolarità in questa prima parte di stagione sono stati meritati, ma non devono confondere ne tantomeno illudere e giusficare, sempre e a prescindere. Un bravo a tutti per quanto fatto sinora, o sino a qualche giornata fa, ma bisogna tornare sulla terra. La zona rossa dista pochi passi, e finirci dentro sarebbe una beffa. Bari, sveglia!

Sezione: Editoriale / Data: Sab 15 dicembre 2012 alle 18:15
Autore: Andrea Dipalo
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