Riccardo Allegretti non dimenticherà mai Bari, città che gli è rimasta nel cuore nonostante una sola stagione disputata in biancorosso. L'ex centrocampista, in Puglia nella stagione 2009-2010, è stato contattato dalla nostra redazione per parlare della squadra di Grosso e non solo.

Buon pomeriggio Riccardo. Che idea ti sei fatto del nuovo Bari?

“Mi piace molto Grosso. Ha fatto molto bene nella Primavera della Juventus, credo sia stato giusto ingaggiare un tecnico giovane con grande entusiasmo. Sta confermando quello che mi aspettavo. Il San Nicola è diventato un vero e proprio fortino ma non mi sorprende. So cosa significa giocare in quello stadio se è positivo l'ambiente. Può essere l'arma in più”.

Tuttavia i biancorossi continuano a faticare lontano dalle mura amiche...

“La B è lunga e nel giro di tre partite può cambiare tutto. Bisogna far lavorare Grosso, sono certo che con il lavoro arriveranno i risultati anche fuori casa. Non doveva essere il Bari l'ammazza campionato, quindi bisogna lasciare tranquilli i calciatori e l'allenatore. E' stata una scelta intelligente quella di partire senza proclami”.

La stella di questa squadra è senza ombra di dubbio Cristian Galano. E' arrivato il momento per il suo definitivo salto di qualità?

“Me lo ricordo quando ero a Bari, lui era molto giovane. L' ho seguito anche a Vicenza. Non mi sorprendono le sue prestazioni, ha grandissime qualità. Bari è casa sua, sono certo che quella piazza lo carica al massimo. Sono certo che possa migliorare ancora in futuro”.

E' stata una serie B molto equilibrata fino a questo momento. Quali sono le tue favorite per la promozione?

“Il Frosinone è la favorita numero uno. Poi c'è il Palermo che ha mantenuto l'ossatura della serie A. Ci sono pero' alcune sorprese come la Cremonese o lo stesso Venezia, squadra costruita molto bene dall'ormai ex ds Perinetti. Senza dimenticare il Bari che non ha l'assillo di salire a tutti costi e può programmare con più tranquillità”.

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Sezione: Esclusive / Data: Mer 15 novembre 2017 alle 16:00
Autore: Mario Caprioli
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