Ha giocato per cinque stagioni con la maglia biancorossa, ma in due frangenti diversi: dal 1988 al 1991 prima e dal 1993 al 1995 poi. Con il Bari, Lorenzo Amoruso, barese verace classe 1971, ha totalizzato complessivamente 75 presenze e otto reti.

In esclusiva ai microfoni di TuttoBari.com le sue parole sulla situazione societaria e sull'attuale momento di forma dei galletti: "La salvezza è dietro l’angolo, i playoff sono alla portata del Bari. La squadra sta giocando molto bene, ora c’è tanta battaglia ma anche tanta incertezza, il Bari deve essere bravo a sfruttare ciò che sta facendo di buono ovvero giocare con tutte alla pari e a viso aperto. C’è tanta qualità in questa squadra. Ora si comincia a giocare un calcio più veloce, più spettacolare rispetto all’inverno e le compagini con un tasso tecnico maggiore vengono fuori. Non so se è una coincidenza che questa rinascita sia avvenuta dopo il fallimento. Potrebbe aver rappresentato una scossa nei giocatori. La cosa bella è pubblico ritorno allo stadio, ai giocatori giova molto questo sostegno. Ovviamente c’è un po’ di rabbia e rammarico per i diversi punti persi nel girone d’andata, dove c’è stata anche qualche sconfitta immeritata"

Sul ritorno dei tifosi allo stadio, Amoruso dichiara: "Il tifo è molto importante. Al sud il tifo barese è paragonabile a quello di Napoli e Palermo. Bari ha fame di calcio e vuole arrivare a certi livelli, sono diversi anni che non riesce a recitare un ruolo importante in A e in B. Possono dare quell’extra in più ai calciatori che fino ad ora stanno svolgendo un ottimo lavoro, chi ha giocato in quel campo sa che i tifosi possono diventare il dodicesimo uomo in campo".

Sul rapporto con i Matarrese: "Sono diventato calciatore grazie al Bari e ho vissuto momenti belli e momenti brutti. Nella prima esperienza ho avuto dei problemi con la società. Non direttamente col presidente ma con altri dirigenti. Poi le cose sono andate meglio, abbiamo fatto una cavalcata trionfale tra serie B e serie A. Con Vincenzo Matarrese ho avuto un ottimo rapporto, forse in questa situazione è il meno colpevole. Lui è una persona splendida che ama il Bari e Bari come città. Con me si è sempre dimostrata un’ottima persona".

Sul futuro della società: "Per il futuro, mi auguro una società che abbia voglia di investire su Bari e che abbia credibilità presso i tifosi. I dirigenti devono sapere cosa vuole dire indossare la maglietta del Bari, confrontarsi con i tifosi del Bari. Chiunque rilevi la società, deve portare un po’ di baresità nella società. Le grandi società fanno così, anche quelle estere. Sono coinvolti giocatori che hanno giocato per anni, che hanno conquistato trofei, che conoscono l’ambiente, le dinamiche della città e della tifoseria. È questa la cosa più importante. In un’annata ci sono problematiche e queste persone sanno sempre cosa fare affinché le cose si mettano a posto. Solo chi è stato in quell’ambiente, chi ha veramente sudato per una determinata tifoseria, sa cosa vuole la gente".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Mar 15 aprile 2014 alle 17:00
Autore: Gianluca Sasso
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