Brasiliano, di ruolo attaccante, indimenticato protagonista dell’ultimo Bari che ha conquistato la Serie A con quarantuno gol in settantasei presenze: non abbiamo bisogno di aggiungere altro per dire che stiamo parlando di Paulo Vitor Barreto.

Il ragazzo, a ormai cinque anni dal suo addio al biancorosso, è rimasto fortemente legato al galletto, per questo la redazione di TuttoBari.com lo ha sentito, in esclusiva, per parlare delle ultime complicate giornate in riva all’Adriatico. Qualche giorno fa Bari ha dato l’addio a Vincenzo Matarrese: “Ho il ricordo di una persona meravigliosa, che dispensava buonissimi consigli e amava molto il Bari. Sicuramente quando ha lasciato la presidenza dopo 30 anni lo ha fatto con dispiacere, ma sempre per il bene della società”.

Barreto ha vissuto in prima persona l’avvicendamento Conte-Ventura alla guida Bari, lo stesso che avverrà sulla panchina della Nazionale: “Sono entrambi dei grandi allenatori, Conte è un grande motivatore ed è soprattutto un grandissimo lavoratore. Purtroppo è stato il mio tecnico soltanto un anno, ma già percepivo che si sarebbe espresso ad altissimi livelli. Ventura ha un approccio diverso, ma per quando riguarda il gioco sono simili. La panchina della Nazionale del dopo Conte è sicuramente un giusto premio per l'esperienza e i risultati ottenuti in questi anni. Entrambi mi hanno insegnato molto e li ringrazio per le esperienze vissute, gli faccio un in bocca a lupo”.

Sulla bagarre Paparesta-Giancaspro: “Non ho seguito molto le vicende societarie, ho visto però che la situazione non era semplice. Spero comunque che le problematiche vengano presto risolte perché una piazza importante come Bari merita il meglio”. In conclusione, una curiosità: “Se in questi anni sono mai stato vicino al ritorno? No, che io sappia almeno…”. 

Sezione: Esclusive / Data: Ven 24 giugno 2016 alle 21:00
Autore: Gianluca Lippolis
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