Bari trattiene il fiatoDatò Dr. Ahmad Noordin, uomo d'affari malese, potrebbe presto diventare il proprietario del club biancorosso. L'attesa in città è febbrile, con i tifosi che attendono importanti novità da Roma (dove Paparesta era atteso in giornata) ma nessuno ovviamente vuole sbilanciarsi. La piazza ha dovuto digerire fin troppe delusioni negli ultimi anni. Nel frattempo per capire i margini di riuscita della trattativa, la nostra redazione ha contattato il collega de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, esperto in economia sportiva.

Datò Noordin e il Bari: quante possibilità ci sono che l'affare vada a buon fine?

"La trattativa è seria e l'interesse è consistente. In ballo ci sono ovviamente i risvolti futuri circa il nuovo asset societario. Ma non è detto che tutti i tasselli combacino da qui sino alla fine. Prima bisogna trovare un equilibrio di esigenze tra gli interlocutori. Per esempio al partner malese farebbe piacere se Paparesta restasse. Ha fatto tanto per salvare il Bari e conosce le dinamiche dell'ambiente. Adesso c'è da capire come si dipanerà la trattativa, in che modo si farà e a quali condizioni. Sicuramente se la squadra dovesse centrare la serie A, l'affare assumerebbe ben altro valore e spessore diventando così ancor più appetibile. Il fatturato del club lieviterebbe sino ad una cifra vicina agli 80 milioni di euro all'anno, tra cui sono compresi anche i ricavi per i diritti televisivi".

E mister Zheng? Possiamo considerarlo in fuorigioco?

"No, ma la trattativa è rimasta in una fase di stallo da cui è difficile districarsi. Cionostante viaggiamo sempre nel mondo degli affari e qualora il businessman cinese dovesse offrire di più, allora in quel caso i giochi potrebbero riaprirsi. Tuttavia la società ora è concentrata sulla pista che conduce al tycoon malese".

"Tutti mi vogliono, ma nessuno mi prende". Potremmo sintetizzare così la storia recente del Bari costellata da manifestazioni d'interesse vere o presunte: americani, indiani, russi, cinesi e ora malesi?

"Bari è una piazza storica del calcio italiano. C'è sempre stato un notevole interesse attorno ad un club come quello biancorosso che racchiude a sè un considerevole bacino di utenza. Il problema è che in questi anni si sono presentati vari personaggi che non hanno però mostrato la forza e la credibilità necessarie per sostenere un simile progetto. Perciò tutte queste voci non mi stupiscono affatto. L'importante è accertare sempre la posizione economica di questi possibili investitori, come specificato da normative Figc per l'acquisizione di almeno il 10% dei club professionistici e che riguardano tutti i soggetti che devono soddisfare requisiti di onorabilità e di solidità finanziaria".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 07 aprile 2016 alle 21:30
Autore: Fabio Mangini
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