Due stagioni in Irpinia, tre in Puglia. Per Alberto Bergossi, Bari-Avellino rappresenta un tuffo nel passato, in quegli anni '80 in cui i biancoverdi sorprendevano in serie A e i galletti erano la cosiddetta "squadra ascensore". L'ex calciatore, oggi agente FIFA, ha così inquadrato le due squadre che domenica si scontreranno al San Nicola: "Possono ambire a essere tra le prime. La squadra di Grosso ha qualcosa in più, ma da qualche anno l'Avellino è una solida realtà del torneo cadetto. Il Bari ha cambiato molto e in qualcosa deve migliorare, soprattutto in difesa. Ma dalla cintola in su ha attaccanti dal valore assoluto. Dal canto suo, l'Avellino ha confermato l'allenatore e creato un gruppo unito ed omogeneo, forte in ogni reparto".

Tra i biancorossi, non sono apparse entusiasmanti le prove di Brienza e Floro Flores in quel di La Spezia: "Brienza va gestito nel modo migliore - rivela Bergossi ai nostri microfoni - credo che Grosso lo stia facendo bene, vista anche la duttilità del calciatore. Floro Flores deve trovare la continuità e la condizione migliore per poter tornare quello dei primi mesi dell'anno".

Interpellato su chi l'abbia impressionato maggiormente tra i calciatori di Bari e Avellino in quest'avvio di stagione, Bergossi conclude: "Del Bari sicuramente Improta. Ha dato il cambio di marcia alla squadra ed è essenziale per il rilancio dell'azione. Nell'Avellino ce n'è più di uno. Ardemagni si è messo in luce ma la forza dei campani è nel complesso. La squadra ha una grande coesione, elemento che il Bari deve ancora trovare".

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Sezione: Esclusive / Data: Mer 04 ottobre 2017 alle 20:00
Autore: Gianluca Sasso
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