Emozioni, gioie e delusioni contraddistinte da quell'attaccamento che solo quella maglia e quei colori ti sanno dare. Questa in estremi sintesi la storia del Bari che oggi festeggia i suoi primi 110 anni. Ne ha fatto parte, anche se per pochi mesi, Andrea Camplone che nei primissimi giorni del 2016 subentrò in panchina al posto di Davide Nicola. TuttoBari.com l'ha contattato in esclusiva.

Buonasera mister, oggi è una giornata speciale per il Bari e per i propri tifosi. Ci può raccontare la sua prima volta al San Nicola da tecnico biancorosso?

"E' difficile dimenticarlo. E' uno stadio che ti fa provare emozioni splendide specialmente quando è pieno, con quella curva che ti sostiene sempre. E' un'emozione che difficilmente uno dimentica. Mi ha fatto ricordare quando nel mio passato da calciatore scendevo in campi importanti".

Il momento più bello e la partita che porterà per sempre dentro?

"Sono state partite tutte abbastanza combattute. Quella che non dimenticherò mai è certamente l'ultima (Bari-Novara, ndr). Non l'ho ancora digerita. Avevamo riaperto una stagione drammatica e mi ha fatto molto male. Meritavamo di andare avanti".
 

Cosa ne pensa del nuovo corso Giancaspro-Sogliano-Grosso? Che idea si è fatto del Bari?

"Il Bari ha fatto un ottimo mercato. Ha acquistato giocatori importanti. Come ho detto in altre interviste, mi sembrava un po' carente in difesa soprattutto in porta con il solo Micai, a livello importante. Penso che abbiano fatto un mercato per salire. Hanno puntato alla A diretta. Stanno facendo un ottimo campionato con un tecnico giovane. Capisco che la piazza vuole vincere subito ma  è importante stare lì. La squadra sta dimostrando la sua forza e nel girone di ritorno sono convinto che possa fare ancora meglio".

 

Sezione: Esclusive / Data: Lun 15 gennaio 2018 alle 18:15
Autore: Michele Lestingi
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