Pronti per una nuova avventura. Ieri pomeriggio è cominciata quella degli Under 17 (ex Allievi Nazionali) guidati da mister Giampaolo. Un inizio che fa sperare, al di là del risultato (2-0 sull'Avellino). 

Da quest'anno a coordinare i lavori del settore giovanile ci sarà Corrado Cotta, fido di Sogliano e fino a qualche mese fa tecnico della Beretti alla Fidelis Andria. La nostra redazione lo ha raggiunto per parlare degli obiettivi stagionali dei baby biancorossi.

Le sue impressioni a poche settimane dal suo arrivo a Bari?

"Sono chiaramente positive. Con il presidente e il direttore siamo in linea su ogni aspetto. Faccio una premessa: il settore giovanile dovrà stimolare il processo di crescita dei nostri ragazzi. Questo è il nostro messaggio. E le premesse sono abbastanza incoraggianti".

Ovvero?

"Il territorio pugliese è decisamente molto ricco. Lo dice la storia e il passato, qui sono transitati alcuni dei migliori prospetti del calcio nostrano. Cercheremo di portare avanti il nostro progetto. Non sarà un percorso facile. Ma la Bari, come la chiamano i tifosi, è una città amatissima. Abbiamo avuto modo di interagire con le altre società calcistiche dell'hinterland barese, tutti i ragazzi ambiscono a giocare per questa gloriosa maglia, purtroppo non tutti potranno farcela".

Qual è l'eredità che le ha lasciato il suo predecessore Fracchiolla?

"Ho trovato un parco giocatori professionale di tutto rispetto. Poi penso sia normale che ciascuno di noi abbia idee diverse e faccia le proprie valutazioni. Mi spiego: parlare di mercato in un ambiente come quello dei ragazzi mi sembra poco adatto. Tuttavia ribadisco che il nostro territorio ha risorse importanti, la zona è molto ricca da questo punto di vista. Faremo di tutto per trattenerli".

Capitolo prima squadra: come ha visto il Bari di Stellone in queste prime battute stagionali, dove ha brillato e continua a farlo la stellina Castrovilli?

"Le dico la verità, preferisco non esprimermi più di tanto sulla prima squadra. Credo sia più giusto lasciare la parola al mister e al direttore Sogliano. Certo, facciamo parte della stessa famiglia. Poi se segna Castrovilli o lo fa Maniero, io sono contento lo stesso. Il nostro obiettivo è quello di far crescere nel miglior modo possibile i nostri giovani e consentire al Bari di attingere dal bacino delle giovanili il maggior numero di prospetti. E Castrovilli ne è un esempio. Adesso continuamo su questa strada, bisogna lavorare".

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Sezione: Esclusive / Data: Lun 05 settembre 2016 alle 00:00
Autore: Fabio Mangini
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