Una svolta per Bari e per il Bari. Dopo le incertezze degli scorsi anni e le tante voci riguardanti possibili investitori esteri nella società biancorossa, Datò Dr. Ahmad Noordin diventerà, salvo sorprese, il maggior azionista del club di via Torrebella. E' infatti notizia di ieri, la firma di un contratto preliminare tra le parti che garantisce all'imprenditore malese la metà delle quote della FcBari1908.

Per scoprire alcuni retroscena sulla trattativa tra Paparesta e l'imprenditore asiatico la redazione di TuttoBari.com ha contattato Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, esperto in economia sportiva.

Bellinazzo ha esordito così: "È un passaggio fondamentale della storia del Bari che adesso ha il compito di mettere in sicurezza i propri conti e acquisire una certa solidità. Obiettivi che non poteva raggiungere con Gianluca Paparesta, da sua stessa ammissione. Non possedeva i fondi necessari per portare avanti un progetto calcistico. Per capire quale sarà l'apporto economico di Datò Noordin occorre aspettare la conferenza stampa di presentazione. Il suo progetto prevede la solidità del club ed un successivo sviluppo che riguardi non soltanto la rosa ma anche lo stadio e il settore giovanile".

Sulle possibilità che l'investitore malese possa avere altri piani da attuare sul territorio barese e pugliese, Bellinazzo ha affermato: "Credo che Noordin abbia la volontà di esplorare altre possibilità commerciali sul territorio. Tutto però avverrà dopo l'acquisizione della società. Ora Noordin farebbe bene a concentrarsi sul Bari che gli potrà portare benefici economici se si dovesse sviluppare un business plan equilibrato. Se dovesse approdare in serie A, il Bari potrebbe contare su 30-35 milioni di euro provenienti dai diritti televisivi. In Puglia c'è tanto entusiasmo e il fatturato della società potrebbe arrivare a toccare valori tra i 50 e 60 milioni di euro. Acquistando ora il Bari, Datò si è assunto il cosiddetto rischio d'impresa: se la squadra non dovesse centrare la promozione, dovrà far fronte a delle inevitabili perdite. Viceversa, avrà fatto indubbiamente un grande affare. In ogni caso, il suo progetto è quello di mantenere stabilmente il Bari nella massima serie".

Sulle cifre dell'operazione ratificata ieri e riguardo Cosmo Giancaspro, socio di minoranza della società, il giornalista ha spiegato: "A me risulta che Datò Noordin abbia rilevato la metà del club per 8-9 milioni di euro, una cifra in linea con la valutazione totale del Bari che detiene introiti praticamente solo dallo stadio. La quota appartenente a Giancaspro dovrebbe essere liquidata. L'imprenditore molfettese detiene davvero una quota minima e credo abbia già un accordo con Paparesta in tal senso. In prospettiva, l'ex arbitro potrebbe cedere definitivamente l'intero pacchetto azionario all'investitore malese. Adesso c'è solo da aspettare ma se la Banca Popolare di Bari non avesse effettuato tutte le valutazioni del caso, verificato che vi fossero le garanzie necessarie dando infine l'ok all'operazione, non sarebbe stato firmato neanche il contratto preliminare".

Un altro imprenditore asiatico si era interessato alle sorti del Bari. Nonostante i proclami degli ultimi mesi, Herman Zheng pare non abbia avuto alcuna chance di contrattazione con Gianluca Paparesta. In meritò a ciò, Bellinazzo ha concluso: "Non credo vi sia stata disparità di trattamento tra Zheng e Noordin ma è ovvio che nell'arco di una trattativa ci siano delle verifiche. Presumo che nel caso di Zheng esse non abbiano portato risultati positivi o quantomeno soddisfacenti. Sarebbe stato illogico per Paparesta trattare con un soggetto che offriva meno soldi o meno garanzie".

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 12 aprile 2016 alle 21:30
Autore: Gianluca Sasso
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