Ma quale matricola. Ultimamente il Crotone ha il passo sicuro della prima della classe. Imbattuti da 5 gare, nelle ultime 9 i pitagorici hanno raccolto 15 punti, subendo solo 5 gol. Numeri da sballo. Del gran momento dei calabresi, prossimi avversari del Bari, abbiamo parlato in esclusiva con Giuseppe Ursino, ds (e deus ex machina) del club rossoblù. 

Direttore, cosa vi è successo? Sembrate inarrestabili. "É successo che stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato in precedenza. Siamo una delle cosiddette piccole, e per questo nessuno veniva a vedere le nostre partite. Chi l'ha fatto sa come giochiamo, sa che nella prima parte di campionato abbiamo perso punti in maniera rocambolesca".

Solo sfortuna? "No, anche se nel calcio conta anche quello: per esempio, contro il Carpi siamo stati raggiunti al 94esimo con un gol da centrocampo. Certo, abbiamo dilapidato punti anche a causa di errori individuali micidiali. In ogni caso nel mercato di riparazione abbiamo completato e quindi rinforzato molto la rosa".

A gennaio avete prelevato Stoian dal Bari. Con voi ha già segnato, in Puglia era un oggetto misterioso. "Merito del tecnico, che l'ha fatto sentire importante e valorizzato, e merito del giocatore stesso, che si è calato rapidamente nella nuova realtà. Il rumero è un giocatore molto valido tecnicamente, perfetto per il nostro 4-3-3. Questo modulo gli sta a pennello, e ciò sicuramente l'ha agevolato".

Altro ex Bari ora da voi è Claiton. Come giudica la sua stagione? "All'inizio ha dovuto superare una fase di ambientamento, ora posso dire che ha fatto sin qui un campionato straordinario. Ha personalità da vendere. Quando l'ho portato in Calabria mister Drago mi ha detto: questo sarà il nostro futuro capitano. E così è stato. Ha firmato tre anni di contratto, sono convinto che rimarrà qui per tutta la durata dell'accordo".

A proposito di Claiton, è la difesa oggi il vostro punto di forza. Quale il segreto di un reparto così solido? "Gli uomini. Claiton, Cremonesi, Gigli e Ferrari: pochi club della cadetteria possono permettersi un pacchetto di quattro difensori centrali così forti. E anche sulle fasce siamo ben messi. Il segreto è tutto qui".

Che tipo di calcio fa oggi il Crotone? "Cerchiamo di proporre sempre un gioco propositivo, mettendo in mostra uomini di grande qualità. Sono sicuro che contro il Bari daremo battaglia. Come sempre sarà il campo il giudice supremo".

Su chi punta per la sfida contro i biancorossi? "Abbiamo tanti giocatori in grado di far male agli avversari: Ciano, Maiello, Suciu, Stoian, Torregrossa...ci tengo a precisare però che quest'anno è il collettivo più che il singolo a fare le fortune del Crotone".

In effetti in passato il Crotone si è spesso salvato anche grazie all'esplosione di giovani che lei ha lanciato. Quale operazione di mercato la inorgoglisce di più? "Quella legata a Florenzi. Arrivò in prestito con diritto di riscatto: beh, per riaverlo indietro la Roma ha dovuto darci parecchi soldi. La sua fu una crescita esponenziale di cui sono assai felice. Ma non è l'unico giovane ad essere esploso qui. Penso a Cataldi: questo arriverà in Nazionale, mi son detto appena l'ho visto all'opera. E Bernardeschi? E Sansone? Andando più indietro nel tempo, Mirante e Gastaldello? I meriti vanno riconosciuti anche alla società, che mi ha sempre lasciato lavorare in completa autonomia".

Direttore, un'ultima domanda. Il Bari sulla carta ha una rosa di ottimo livello per la cadetteria. Ma quale giocatore "scipperebbe" volentieri a Nicola? "Galano. Dico la verità, ho pure cercato di portarlo a Crotone, senza riuscirci. Parliamo di qualche anno fa, a Bari giocava molto poco. Gran giocatore davvero, per me è pronto per la Serie A. Nel nostro 4-3-3 sarebbe stato perfetto. Pazienza..."

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Gio 09 aprile 2015 alle 19:45
Autore: Diego Fiore
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