"L'attività di base è fondamentale. Noi ci crediamo molto, le accademie sono l'espressione del tessuto sociale, anche fuori da Bari. Valutiamo migliaia di ragazzi che indosseranno i nostri colori, miriamo a farli giocare in giro per l'Europa". Si respira aria più fresca a Bari, a confermarlo il club manager, Antonio Di Gennaroai nostri microfoni. Da qualche settimana si è tornato a parlare di giovani e talento: è scattata, insomma, l'era del rinnovamento. Martedì la presentazione del progetto Academy Bari: sinergie, intese, sbocchi.

Che ruolo avrà Di Gennaro nella vicenda Academy? "Si tratta di qualcosa di importante perché strutturato, ci ha lavorato molto Marcello Sansonetti, già mio collega in una scuola calcio che abbiamo aperto qualche anno fa. Io avrò un ruolo di rappresentanza, curerò i rapporti con le altre società. E poi il filo diretto, importante, con le scuole calcio del territorio. Il mio lavoro rispecchierà l'immagine di una società che vuole mirare in alto".

Come? "Partecipando ad esempio a tornei internazionali. Danno visibilità, prestigio, e poi riuscire ad essere richiesti all'estero significa valorizzare il marchio. Bisogna trovare affiliazioni sfruttando l'entusiasmo e la voglia di crescere".

Quella che ha anche la prima squadra di Devis Mangia. Sta nascendo una rosa competitiva... "Credo che si stia continuando sulla scia del grande entusiasmo registrato negli ultimi tre mesi dello scorso campionato quando si è addirittura sfiorata la serie A. Oggi c'è un allenatore nuovo, con idee importanti e che ha già lavorato molto coi giovani, basti pensare all'under 21 portata in finale all'Europeo. Fondamentale è che quest'anno il Bari non parte con penalizzazioni. Questa squadra ha la consapevolezza di poter giocare un campionato importante. Se sarà serie A si apriranno altri scenari...".

Quali? "Ci sono i diritti televisivi che aumenteranno nei prossimi tre anni, nella spartizione economica il Bari potrà avere un ruolo centrale".

Che campionato si aspetta? "Il Bari è tra le favorite, ma è sempre il campo che decide poi con le sue insidie. Penso a Catania, Bologna e Spezia, squadre egualmente allestite per realizzare un ottimo campionato. Certo, con lo zoccolo duro, costitutito dai vari Galano, Sciaudone e Defendi, che sono giocatori che erano già alla base, più i vari giovani, si è creato un bel mix. L'entusiasmo della tifoseria sarà determinante: 10mila abbonamenti è un dato difficile da trovare, anche in Serie A. Credo domani in Coppa Italia si potrà arrivare a 15 mila presenze, ciò vuol dire che tutte le componenti stanno sposando il progetto".

Sono arrivati nuovi calciatori, un nome su tutti: Giuseppe De Luca... "Mi sembra che proprio lui si sia già messo notevolmente in luce, ha segnato un gol strepitoso con il Savona oltre a garantire il suo lavoro per la squadra. Sta rispettando le attese. Sarà interessante vedere presto l'intesa con Caputo. E poi c'è Joao che lo scorso anno ha fatto bene anche da esterno, quest'anno è cambiato il modulo è normale che qualcosa sia da verificare dopo tanti anni disputati col 4-3-3. La squadra domenica ha concesso qualcosina, ma meglio prima del campionato che dopo. C'è tempo per apportare accorgimenti".

Anche alla posizione di Stoian? "Anche lui sta giocando in un diverso ruolo rispetto a quello a cui era abituato. Il 4-4-2 offre possibilità e meccanismi differenti che lui sta assimilando. Il talento c'è, gli è mancata sempre un po' di continuità, ma la può trovare qui. Penso anche a Stevanovic, altro esterno importante. Ma alla base c'è sempre il lavoro del gruppo, lo abbiamo visto lo scorso anno: se funziona quello...".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Ven 22 agosto 2014 alle 21:30
Autore: Davide Giangaspero
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