Ventuno presenze e quattro reti per lui in biancorosso, tutte nella seconda parte della stagione 2004/05. Un'esperienza breve ma intensa quella barese per Davide Dionigi, ex attaccante che in passato ha fatto le fortune di squadre come Sampdoria, Reggina, Napoli e soprattutto Ternana, prossima avversaria in campionato dei galletti.

In esclusiva ai nostri microfoni, l'ex biancorosso ha analizzato il momento di entrambe le squadre, soffermandosi poi brevemente anche sulla recente e sfortunata avventura da tecnico del Varese.

Giovedi c'è Ternana-Bari. Da una parte i galletti rinvigoriti dalla bella vittoria contro la Pro Vercelli, dall'altra i rossoverdi sempre più nei bassifondi della cadetteria...

"Possiamo dire che il Bari è in netta ripresa. Parliamo di una squadra reduce nelle ultime giornate da ottime prestazioni. Dopo una buona parte di campionato ricca di difficoltà, adesso la squadra biancorossa sta meglio e sembra essere uscita dal suo momento più difficile. La vittoria contro la Pro Vercelli, giunta in dieci uomini, è stata in un certo senso più importante rispetto ad una gara magari condotta con la squadra al completo. Nicola sembra aver trovato la quadratura del cerchio e secondo me può iniziare un altro campionato. Quanto alla Ternana, i rossoverdi sono sicuramente in crisi e un ulteriore passo falso potrebbe essere deleterio in chiave playout".

Il tuo campionato, invece, è durato soltanto pochi giorni alla guida del Varese. Un'avventura finita prima ancora di cominciare.

"E' durata esattamente quattro giorni. La situazione è difficile, ed il Varese ora è anche ultimo. E' successo l'imponderabile da quelle parti, ed io ho avuto giusto il tempo di poter eseguire due rifiniture ed un allenamento. Mi dispiace solo di non essermi fatto conoscere. Ora è andato via Laurenza ed è arrivato Cassarà. Non lo conosco e non posso giudicarlo, anche se a prima vista sembra simpatico. Spero che da quelle parti le cose possano sistemarsi positivamente".

Quali, invece, i tuoi ricordi dell'esperienza barese? Il tuo arrivo nel mercato di gennaio migliorò e non poco il rendimento della squadra...

"Arrivai a gennaio dalla Reggina, che allora militava in A. Ricordo bene che compimmo una lunga cavalcata dai bassifondi del campionato, e che ci permise di accorciare notevolmente il distacco con le squadre prime in classifica. Poi arrivò la partita col Genoa dove io segnai, ma non fu abbastanza per avere la meglio. La ricordo come una gara decisa da diverse scelte arbitrali discutibili. Quanto accadutoci quel giorno, di fatto, ci tagliò le gambe. E fu così che anche per colpa di infortuni e squalifiche varie alla fine dovemmo accontentarci di una semplice salvezza. A Bari comunque sono stato bene e conservo ancora tanti amici".

A Terni invece ci sei andato l'anno successivo. Li le cose andarono anche peggio...

"Ricordo ancora come il mio arrivo rientrasse in un programma ambizioso. L'attacco di quell'anno era formato, oltre che da me, anche da due ottimi giocatori come Frick e Jimenez. Eravamo partiti con l'obiettivo di tentare il salto di qualità, ma alla fine retrocedemmo. Io mi infortunai e rimasi fuori per 4-5 mesi, Jimenez fu ceduto nel mercato di riparazione ed in società sorsero altri tipi di problemi. Insomma, girò tutto storto".

Quest'anno, invece? Pensi che il Bari possa dire la sua in chiave playoff?

"Si, per me il Bari può farcela. E' una squadra pazza, nel senso buono del termine. Nonostante ad un certo punto il campionato avesse preso una brutta piega, adesso è nuovamente lì, a ridosso della zona alta della classifica. Il pubblico poi può essere la marcia in più. Glielo auguro, e nel caso ci arrivasse credo che tutto potrà succedere. Ed il Bari partirebbe inevitabilmente da favorito".

Un pronostico sulla gara di giovedì? I ragazzi di Nicola dovranno fare a meno dei loro tifosi...

"Spero e credo che vinca il Bari, ma non sarà facile. Tuttavia, la squadra di Nicola sta raggiungendo quella maturità necessaria per svoltare pagina. Sono fiducioso. Parliamo di una squadra in salute, e che dopo essere stata in grado di aver vinto una gara con l'uomo in meno, potrà riuscire ad essere più forte anche di questo ostacolo".

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 31 marzo 2015 alle 10:45
Autore: Domenico Brandonisio
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