Il Bari è in Abruzzo per completare la sua preparazione al prossimo campionato. La squadra, dopo la prima parte di ritiro consumata a Pieve di Cadore, è ora a Castel di Sangro pronta a lavorare sotto gli ordini di mister Mangia e del suo staff.
Mentre i ragazzi sudano e studiano i dettami del nuovo tecnico, il diesse Stefano Antonelli è alle prese con una serie di trattative di mercato utili a rinforzare una rosa già competitiva ma a cui mancano ancora alcuni tasselli: un centrale destro, un terzino mancino, un centrocampista centrale e un esterno.
"Abbiamo fatto sin qui un buon lavoro - il commento di Antonelli a TuttoBari.com - Quando siamo partiti ad inizio luglio avevamo, in accordo con il presidente Paparesta, l'obiettivo di consegnare a Mangia una rosa all'altezza completa di due elementi per reparto. L'opera è a buon punto direi, ma lavoriamo per completarla".
La difesa è, numericamente parlando, il reparto che sembra necessitare di maggiori interventi: in pole c'è sempre Bianchetti, giusto? "Lui è un profilo a noi congeniale e che seguiamo con grande interesse. Questo però non significa che non abbiamo altre situazioni che stiamo valutando. Non possiamo e non vogliamo fossilizzarci solo su un giocatore. Il mercato cambia in fretta, ogni giorno ti ritrovi a dover valutare situazioni diverse facendo sempre attenzione a una molteplicità di fattori, su tutti quanto convenga - tecnicamente parlando - favorire o bocciare determinate strade che ti si aprono davanti. A noi servono un centrale e un terzino sinistro, e in tal senso posso dire che siamo orientati - anche per una questione regolamentare - a puntare su qualche giovane di qualità classe '93, o magari '94. Non possiamo tesserare più di 18 giocatori over 21, quindi bisogna ottimizzare al meglio le nostre possibilità cercando di fare meno errori possibili".
Capitolo centrocampo: un giudizio su quello attuale e una proiezione sugli accorgimenti che state pensando di portare a termine per migliorarlo: "Anche qui, come per difesa, abbiamo elementi di assoluto spessore, e anche a centrocampo contiamo di avere due alternative per ruolo. A destra, con Galano e Stevanovic, siamo sufficientemente coperti (ride, ndr), al centro invece, nonostante la presenza di gente del calibro di Romizi, Sciaudone e Defendi, e oltre al sorprendente e giovane Di Noia, ci manca ancora qualcosa. Basha del Torino? Sicuramente un buon calciatore, ma e' solo uno dei tanti nomi accostati alla Bari. Radosevic? Giocatore già maturo e completo nonostante la giovane età (è un classe '94). Per ciò che riguarda invece la fascia mancina, abbiamo Stoian e ce ne serve un altro. Il profilo giusto potrebbe essere Pinato del Milan? Pinato è un fluidificante capace di lavorare sulla fascia del campo con assoluta facilità, ma ce ne sono diversi. Come dicevo in precedenza, non dobbiamo rimanere ancorati ad un solo giocatore. Sicuramente abbiamo le nostre idee, ma il mercato e' imprevedibile".
Chiosa finale sul prossimo campionato: che ruolo reciterà il Bari? "Il prossimo campionato sarà durissimo. Dire, come sento in giro, che il Bari è la candidata principale a salire in serie A non è corretto, soprattutto nei confronti di quelle squadre che oggi, sulla carta, sono altrettanto competitive. Il nostro obiettivo è quello di giocarcela contro tutti per riportare il Bari dove merita, ma non dobbiamo commettere l'errore di pensare che sarà una passeggiata. Ci sono squadre fortissime che si stanno rinforzando ulteriormente. Penso a Bologna, Catania e Latina, ma la lista è più lunga. La nostra marcia in più dovrà essere il nostro pubblico. Punto sui tifosi, punto sull'amore che hanno saputo dimostrare in questi ultimi mesi. Uno spettacolo incredibile, che mi ha personalmente colpito. Il loro supporto, tradotto in rendimento, può contribuire sostanzialmente al raggiungimento di qualcosa di importante".
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