Il Bari si prepara al primo crocevia della stagione. La trasferta di Catania, dal sapore della grande sfida, sembra già assumere i connotati di un match decisivo che potrebbe rilanciare le ambizioni dei galletti. L'avversario non vive un momento felice e a maggior ragione sarà impresa ardua uscire dal catino del Massimino con l'intera posta.

La contestazione dei tifosi al termine di Bari-Modena potrebbe rappresentare un piccolo campanello d'allarme. Tuttavia la squadra ha bisogno anche del loro sostegno per superare l'ostacolo rossoazzurro, ne è convinto l'ex diesse biancorosso Giorgio Perinetti raggiunto ai nostri microfoni per commentare lo stato di salute dei ragazzi di mister Mangia: "Il pubblico deve restare vicino a questi ragazzi. Domani sarò allo stadio per vederli all'opera".

Come uscire dunque da questa fase di stallo e dimenticare le ultime deludenti prestazioni? "I galletti non stanno assolutamente deludendo. Il cammino è stato difficile, anche perché attorno ai giocatori si sono create aspettative troppo alte per una squadra che sta comunque trovando la sua identità e continua, nonostante tutto, il suo percorso di crescita. Bisogna avere pazienza. Stando sereni si otterranno risultati importanti".

Non crede che il gruppo stia avvertendo una pressione eccessiva dopo i proclami al termine dello scorso campionato? "La pressione c'è e si vede. L'anno scorso si era a venuta a creare una strana alchimia nell'ambiente. C'era l'incubo del fallimento e i calciatori in campo hanno dato il meglio di loro stessi regalando un sogno a questa piazza. Poi ecco il rilancio del progetto Bari sorto sulle ceneri della vecchia As Bari. I tifosi si sono stretti alla nuova società ma credo non sia stata fatta una distinzione: il dovere di vincere è ben diverso dalla possibilità di vincere. Effettivamente è una situazione difficile da gestire, ma ripeto, serve tempo".

Nel frattempo la serie B sembra ancora una volta evidenziare il solito equilibrio... "E' un torneo che conserva sempre delle insidie. Una vera kermesse formata da 42 partite, alla fine è difficile mantenere la concentrazione in ogni singola gara. Il Bari è composto da un gruppo di giovani interessanti. Farà un campionato da protagonista, ne sono sicuro ma attenzione a fare paragoni con il Palermo della scorsa stagione".

Chi allora potrà risultare decisivo da qui al termine del torneo? "Il collettivo. E' la squadra a dover dare risposte importanti sul campo. Ma se dovessi scegliere un giocatore, allora scommetto sulla coppia gol Caputo-De Luca. Sono certo che sono in grado di dare una svolta al loro score e al campionato. Tuttavia potrebbero non bastare. La mancanza di una punta di peso là davanti si fa sentire".

Il riferimento è all'operazione Joao Silva? "Non contesto mai le cessioni. Piuttosto è importante avere dei sostituti all'altezza".

Chiudiamo con il capitolo portieri. Donnarumma sempre più contestato dalla tifoseria. Come la pensa? "I fischi non aiutano i giocatori in campo. Penso che il Bari abbia una coppia di portieri molto affidabile. Non faccio l'allenatore, sono decisioni che spettano esclusivamente a Mangia. Presumo capisca chi dei due può garantirgli una certa qualità in quel ruolo".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Sab 11 ottobre 2014 alle 12:30
Autore: Fabio Mangini
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