Un inizio che fa ben sperare. Nonostante un paio di passaggi a vuoto, vedi sconfitta casalinga contro il Cittadella, il campionato del Bari è ripartito sotto migliori auspici dopo la trasferta di Perugia. Una vittoria che dovrà portare continuità al nuovo corso targato Cosmo Giancaspro. Assieme a lui protagonisti ovviamente il ds Sogliano e mister Stellone.

Per analizzare il momento dei galletti abbiamo intercettato Igor Protti. L'ex Zar biancorosso ha fatto il punto sul mercato e su quanto si è visto in questo avvio di stagione tra campionato e Coppa Italia: "Partiamo da un importante dato di fatto, ovvero c'è stato un ulteriore cambiamento societario, - ha esordito ai nostri microfoni - e spesso in presenza di taluni cambiamenti, ci vuole sempre del tempo per assestarsi, rimettersi in piedi e cercare di portare avanti dei progetti. E' ovvio che anche a Bari e alla squadra il tempo serva. Mi sembra che, comunque, al di là di tutto questo, la volontà nel costruire una squadra competitiva, con un allenatore altrettanto bravo, perché un po' tutti conosciamo le capacità di un tecnico come Stellone, mi pare sia abbastanza evidente. Le difficoltà iniziali, riscontrate con la sconfitta al debutto contro il Cittadella, erano preventivabili. Spesso quando ci sono così tanti cambiamenti radicali, simili incidenti di percorso possono anche accadere".

Ecco il Bari è ripartito da un nuovo presidente, un nuovo direttore sportivo e un nuovo allenatore. Qual è la tua impressione sulla nuova Triade?

"Sia il diesse che il neo tecnico hanno già dimostrato in passato il loro valore e la loro competenza. Per quanto riguarda il presidente, mi sembra che anche lui stesso abbia dichiarato di essere più un conoscitore di gestione di aziende piuttosto che un grandissimo esperto di calcio. Credo sia bello e confortante sentirlo dire in un mondo come quello del calcio dove tutti, dopo aver guardato due o tre partite, si credono esperti in materia. La sua umiltà è un qualcosa che va sottolineata. 'Io sono il presidente ma la gestione tecnica l'affido a chi ha già maturato una certa competenza ed esperienza nel settore'. Questa è stata una dimostrazione di straordinaria intelligenza che porterà, ne sono sicuro, grandi risultati. 

Mentre Paparesta? Cosa non ha funzionato durante la sua gestione?

"Probabilmente sono stati fatti troppi proclami. Bari non è una piazza che ha bisogno di certe cose. La passione e l'attaccamento ci sono sempre state, lo vediamo tutti i giorni. La società ha raggiunto numeri ragguardevoli di presenze allo stadio nello scorso campionato. Credo abbiano raggiunto il settimo posto tra serie A e serie B. Questo a dimostrazione che alle volte non serve che si alimenti benzina sul fuoco, ma piuttosto bisogna mantenere un certo equilibrio. Forse il grande entusiasmo della precedente proprietà ha fatto perdere di vista questo aspetto. Bari si esalta in maniera incredibile ma nei momenti meno felici questa passione può trasformarsi in una pressione che va ad incidere sul morale e sul rendimento della squadra".

Capitolo attaccanti. E' arrivato Monachello dove a Bergamo non ha trovato grande spazio. Sono stati confermati tasselli importanti dell'ultima stagione, come Maniero e De Luca. Proprio sulla Zanzara, ti è sembrata una mossa giusta confermarlo per il terzo anno di fila?

"Sono state fatte tutte le valutazioni del caso. Se è stata fatta questa scelta, la società è convinta che il ragazzo possa fare ancora meglio. De Luca ha delle qualità importanti, è dimostrato. Deve riuscire a metterle in pratica trovando una giusta continuità, e quella la si conquista nel corso degli anni con la maturazione sia tecnico che tattica".

Difficile fare pronostici, ma secondo te quali devono essere gli obiettivi del Bari?

"E' sempre difficile individuare una favorita alla partenza del campionato cadetto. L'anno scorso c'era il Cagliari ma quest'anno vedo tanto equilibrio. Il Bari ha dalla sua uno straordinario valore aggiunto: il pubblico. La città ha un'incredibile voglia di tornare in serie A. Bisogna far lavorare dirigenti e giocatori e avere pazienza, perché potrà servire diverso tempo, anche un paio di anni. Se si porta avanti il progetto con decisione, i risultati arriveranno anche prima".

Oggi sei club manager a Livorno. Una città che ti ha dato tanto, come è successo del resto anche qui a Bari. Come procede questa nuova avventura?

"E' un'avventura che mi conivolge pienamente per il rapporto che mi lega alla città e alla maglia. Mi sono sentito in dovere di aiutarli dopo la retrocessione in Lega Pro. Sarà complicato per diversi motivi. Ricostruire, dopo due retrocessioni in tre anni, non è facile. Ci vuole tempo, pur sapendo che il tempo non si sposa bene con la passione. Mi auguro di metterci la stessa voglia e lo stesso desiderio che avevo quando ero calciatore".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 07 settembre 2016 alle 18:00 / Fonte: Gianluca Sasso
Autore: Redazione TuttoBari
vedi letture
Print