Non è stata un'avventura fortunata quella in biancorosso per Alen Stevanovic. L'esterno destro, fiore all'occhiello nell'ultima campagna acquisti estiva, avrebbe voluto lasciare il suo segno in Puglia e trascinare la compagine barese verso prestigiosi traguardi. Il destino ha deciso diversamente: quando a gennaio il calciatore serbo, di proprietà del Torino, è passato tra le file dello Spezia, sabato scorso promosso ai play-off e prossimo avversario dei galletti, nell'ultimo appuntamento di campionato allo stadio "Picco".

La nostra redazione ha contattato - in esclusiva - proprio l'ex centrocampista del Bari, desideroso di concludere nel migliore dei modi una stagione tra alti e bassi ma che potrebbe regalare all'ambiente spezzino un'incredibile risultato sportivo.

Alen, hai lasciato Bari per conquistare la serie A con lo Spezia: cosa non ha funzionato?

"E' un traguardo che volevamo fortemente. Venerdì sera contro i biancorossi non avremo pressioni ma cercheremo di portare a casa la vittoria. Sarebbe importantissimo presentarsi agli spareggi migliorando la nostra posizione in classifica. La mia avventura a Bari? Mi sono trovato molto bene. Sono arrivato con grandi ambizioni cercando sempre di dare il massimo per questi colori. Un'esperienza importante, un onore indossare la maglia del galletto. Anche se si poteva fare decisamente meglio. Spesso ci è mancato quel pizzico di fortuna che ci avrebbe aiutato nei momenti difficili".

La chance per spiccare il volo probabilmente dopo i successi contro Catania e Avellino. Da lì è cominciata la parabola discendente...

"Preferirei ricordare il post Catania. L'accoglienza della gente una volta giunti in aeroporto. Mi sono reso conto dell'amore e della passione dei tifosi. Quando una piazza incita la propria squadra sia allo stadio che all'esterno non può che meritare ben altre soddisfazioni".

Col Bari hai sfornito assist e realizzato quell'unico centro contro il Livorno. Ricordi altri momenti positivi della tua esperienza?

"Sono le piccole cose che mi hanno reso felice. Avere a che fare con un gruppo di compagni per bene e uno staff tecnico serio e competente sono le soddisfazioni più grandi nella carriera di un calciatore".

Con chi dei tuoi ex compagni avevi legato di più?

"Sinceramente con tutti ho avuto uno straordinario rapporto. I giocatori del Bari, nonostante l'annata sia andata male, ci tengono ai tifosi, alla gente, percepivo nei loro occhi il desiderio di raggiungere risultati importanti".

E il tuo rapporto con gli allenatori?

"E' stato Mangia a volermi a Bari. Mi ha dato un'impressone positiva sia a livello umano che lavorativo. Mi è dispiaciuto per il suo esonero. Nicola? E' un allenatore grintoso, ci mette tanta passione".

Paparesta ha confermato Nicola sulla panchina del Bari. Che ne pensi?

"Se l'ha confermato, vuol dire che c'è totale sintonia e unità d'intenti tra il tecnico e il presidente. E' un punto di partenza che servirà al Bari in futuro per programmare meglio la prossima stagione. Gli auguro di fare il meglio possibile".

Dopo i play-off quale sarebbe la tua principale aspettativa?

"Per ora non ci penso. Ho un contratto con il Torino. Preferisco valutare bene ogni singola situazione. Mi sento bene fisicamente, anche se ho giocato poco a La Spezia, credo di poter dare il mio contributo in questo finale di stagione. Quindi testa e gambe ai prossimo impegni: c'è la gara col Bari e poi i playoff, sono concentrato solo sul campo". 

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 19 maggio 2015 alle 14:00
Autore: Fabio Mangini
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