Ci sono partite che non possono essere come tutte le altre. Per Antonio Di Gennaro, fiorentino di nascita e barese di adozione, un passato da calciatore condito da 15 presenze in azzurro e uno scudetto vinto con la maglia dell'Hellas Verona, un presente da brillante opinionista SKY, Fiorentina-Bari è sempre una partita dal sapore speciale. TUTTOBARI.COM ha raggiunto telefonicamente in esclusiva l'ex gloria biancorossa, provando a farsi raccontare che tipo di partita potrà essere quella di sabato prossimo al "Franchi" di Firenze.
Antonio, Fiorentina e Bari: innanzi tutto cosa rappresentano per te queste due società? "Tanto. La Fiorentina è la squadra della mia città, quella in cui ho mosso i miei primi passi calcistici; Bari rappresenta la fine della mia carriera dove ho vissuto tre anni bellissimi, ma soprattutto è la città in cui ho conosciuto la mia attuale moglie e che ha dato i natali a due dei miei tre figli. In mezzo c'è stata la parentesi di Verona (durata otto anni, n.d.r.), dove mi sono affermato come calciatore ed ho vinto, ma Bari e Firenze sono le città in cui si intrecciano storie ed interessi personali."
Hai qualche rimpianto per non aver potuto scrivere pagine importanti per la squadra della tua città? "Mah no, nella vita non bisogna mai avere rimpianti. Sono entrato a far parte della Fiorentina all'età di 10 anni e ci sono rimasto fino ai 22. Per 3 anni e mezzo ho fatto parte della prima squadra e ho avuto la possibilità di esordire in Serie A. Ricordo che entrai al posto di Giancarlo Antognoni, un vero monumento per tutti i fiorentini. Sono fiero del mio passato in viola e non posso che essere grato alla Fiorentina per avermi lanciato."
Domenica sera hai commentato la gara del San Nicola per SKY. Che Bari hai visto contro la Lazio? "E' stato un Bari diverso, anche per merito della Lazio. Reja ha preparato molto bene la partita, ha aspettato la squadra di Ventura e costretto i biancorossi a non partire in velocità, arma che il Bari sfrutta a dovere. Ormai il Bari è conosciuto un po' da tutti e, se non fosse stato per l'errore che ha portato al primo gol, probabilmente avremmo assistito ad una gara da sbadigli fino al termine. La partita fino al primo gol era stata equilibrata ed interpretata allo stesso modo dalle due squadre. Poi su quel passaggio in diagonale di Mauri non intercettato da Gazzi, Salvatore Masiello si è trovato in posizione troppo centrale, forse per via dell'inserimento di Zarate (vero destinatario del passaggio di Mauri, n.d.r.) e la palla così è arrivata sui piedi di Hernanes. Da quel momento la Lazio ha saputo gestire l'incontro da grande squadra e ha reso vano il tentativo di rimonta barese."
La Fiorentina sta toccando il punto più basso dell'era Della Valle, essendo passato in meno di due anni dalla Champions League all'ultimo posto in Serie A. Pensi che qualcosa si possa essere rotto all'interno del gruppo storico della squadra? "Mah, questo andrebbe valutato con calma. Di certo ci sono diverse concause, a cominciare dal fallimento del progetto della Città dello Sport, in cui i Della Valle credevano molto, al calciomercato che non è stato soddisfacente, al cambio dell'allenatore, senza dimenticare i guai in cui sono incappati, per motivi diversi, due giocatori fondamentali come Adrian Mutu e Stefan Jovetic (il primo sta scontando una squalifica di nove mesi per doping, il secondo è reduce dall'intervento ai legamenti che lo terrà lontano dai campi di gioco per altri sei mesi, n.d.r.). Di certo adesso la situazione si è complicata e la partita contro il Bari si presenta molto delicata. L'allenatore sa che non ha ricevuto dalla squadra le risposte che attendeva e di sicuro sabato prossimo si aspetta una reazione decisa da parte del gruppo."
Fiorentina-Bari sabato rischia di essere la partita della paura... "Senza dubbio. La classifica delle due squadre rispecchia quello che le compagini hanno fatto vedere fino ad oggi, anche se forse al Bari manca qualche punticino...Ma credo che di paura probabilmente potrà averne di più la squadra viola. Che il Bari si trovi in quella posizione di classifica a questo punto della stagione, ci può anche stare: i biancorossi hanno poi quei punti in più che dovrebbe consentirgli di affrontare il match con maggiore tranquillità. Se poi la squadra di Ventura dovesse perdere anche a Firenze, allora potrebbero sorgere dei problemi. E' invece la Fiorentina che rischia di più e una sconfitta aprirebbe probabilmente il dibattito sull'eventualità di rivedere la posizione di Mihajlovic. "
Ma per quale squadra farà il tifo Di Gennaro? "Per nessuna delle due, ovviamente. Ripeto che sono troppo legato a queste due città, e poi commentando la partita in diretta (sabato sera sarà al Franchi in veste di opinionista, n.d.r.) non si può fare il tifo. Magari un pareggio accontenterebbe me, ma forse non servirebbe a nessuna delle due squadre..."
Un'ultima domanda: so che attualmente non sei impegnato solo con l'attività di opinionista... "Si è vero, da qualche mese io ed i miei amici Michele Andrisani e Marcello Sansonetti abbiamo avviato una scuola calcio affiliata all'A.S. Roma (http://www.asdprocalcio.it/, n.d.r.), rivolta alla fascia di età compresa tra i 4 ed i 12 anni. Un progetto al quale tenevamo molto e il cui obiettivo non è tanto quello di forgiare campioni, quanto di formare dal punto di vista sportivo e disciplinare i ragazzi. A breve avvieremo un programma educativo che coinvolgerà bambini diversamente abili e, in collaborazione con scuole e genitori, un percorso di formazione con i ragazzi che prevederà, alla fine di ogni trimestre scolastico, la sospensione dell'attività presso la scuola calcio in caso di profitto insuffciente".
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