Domani pomeriggio al Penzo si affronteranno Venezia e Bari che, in piena zona playoff, attualmente occupano rispettivamente l'ottavo ed il settimo posto in classifica. Per parlare dell'incontro di domani e non solo, la nostra redazione ha intercettato Leandro Rinaudo, responsabile dell'area tecnica del club veneto nonché ex calciatore biancorosso.

Buon pomeriggio Leandro. Domani ritroverai il Bari da avversario...

“Sicuramente ritrovo una squadra dove sono stato molto bene, seppur per poco tempo. Ho un bel ricordo dell'ambiente, dei tifosi e della città. Incontreremo una squadra ferita che ha voglia di rivalsa. Dovremo essere ancor più attenti rispetto al solito perchè incontreremo una formazione con una qualità importante in tutte le zone del campo. Dobbiamo avere l'atteggiamento che ci contraddistingue dall'inizio del campionato”.

Dopo un periodo negativo la scorsa settimana il Venezia è tornato al successo. Quali sono i vostri obiettivi?

“Abbiamo avuto un momento non brillante sul piano dei risultati ma la squadra ha quasi sempre fatto delle buone prestazioni. Durante un'annata capitano dei momenti negativi per tutti. La scorsa settimana la squadra ha mostrato grande spirito di appartenenza e ha meritato di vincere. Il nostro obiettivo è quello di salvarci il prima possibile. Questo club è nato tre anni fa, il presidente ha grandi ambizioni. Abbiamo ottenuto due promozioni, raggiunto una Supercoppa e vinto una Coppa.Il Venezia è una società solida e non vuole fermarsi qui ma la salvezza resta l'obiettivo primario”.

Da gennaio a giugno 2015 hai giocato con Cristian Galano. Quella non fu una stagione indimenticabile per lui mentre nell'ultimo anno è tornato su certi livelli...

“Lui ha sempre avuto delle qualità importanti che sono risaltate agli occhi di tutti. Credo che la fiducia e la serenità siano fondamentali per un calciatore. Forse Cristian quest'anno ha trovato questo e spero (ride,ndr) che torni ad essere quello che è stato finora dalla gara successiva a quella con il Venezia”.

Grosso è stato tuo compagno di squadra nel Palermo e nella Juventus. Che ricordo hai di lui da calciatore? Ti sta piacendo nel suo nuovo ruolo alla prima esperienza tra i grandi?

“Come calciatore aveva grandissima qualità, lo sappiamo. Aveva una facilità di corsa incredibile, come persona è molto intelligente e misurato. Al suo primo anno da allenatore sta facendo bene, credo che possa fare una carriera importante. Ho un bellissimo ricordo di lui”.

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Sezione: Esclusive / Data: Ven 02 febbraio 2018 alle 15:15
Autore: Mario Caprioli
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