Se si pensa a Daniele Sciaudone, ritornano in mente quei mesi in cui il Bari sfiorò il miracolo della promozione in serie A dopo il fallimento societario. Il calciatore era uno dei trascinatori della squadra allenata da Alberti e Zavettieri. Il sogno di quei ragazzi terminò amaramente con un pareggio (tra mille polemiche) a Latina.

Riguardo quei momenti, abbiamo chiesto al centrocampista di tornare idealmente indietro nel tempo, cominciando proprio dalla sfida del Francioni.

Daniele, il Bari ha appena sbloccato il risultato con Polenta. Faresti ancora quell'intervento che costò il rigore a favore dei nerazzurri? 

"Sì, non cambierei nulla. Come dimostrano le immagini, non c'erano gli estremi per assegnare il penalty al Latina. È successo quel che è successo, purtroppo non si può tornare indietro". 

Dopo quella cocente delusione, la squadra ha accusato problemi nel campionato seguente. Molti hanno parlato di spogliatoio spaccato.

"Non c'era un gruppo spaccato, ma ce n'era uno nuovo da assemblare, con un una diversa guida tecnica ed amministrativa. Serviva del tempo e la piazza barese non l'ha concesso, viste le pressioni dovute a quella fantastica cavalcata dell'annata precedente. Non potevamo sbagliare e si pretendeva tutto e subito. Eravamo comunque nella zona medio-alta. Con il passare delle settimane, forse avremmo potuto ambire a certi obiettivi".

Quando hai capito che era finita la tua personale storia d'amore con i galletti?

"Nel momento in cui sono stato messo sul mercato a mia insaputa, a dicembre. Lì ho capito che non ero più nel progetto del Bari. Ma non è stato un problema. Sono andato via con dispiacere, ma tutto ciò fa parte del nostro lavoro".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Ven 11 novembre 2016 alle 18:30
Autore: Gianluca Sasso
vedi letture
Print