Un Ternana-Bari dal sapore agrodolce. Agro perchè i biancorossi in Umbria hanno di fatto lasciato due punti che potevano, vista la prestazione, meritare e migliorare la classifica. Dolce perchè, nonostante i tanti cambi apportati da mister Stellone, la squadra ha dimostrato di non soffrire le modifiche, disputando una prova convincente, specie dal centrocampo in giù. Meno bene l'attacco, che si è messo comunque in mostra per alcune manovre interessanti. Ma nessun gol, e questo pesa sulla valutazione del reparto, ormai Maniero-dipendente. Se non segna il centravanti campano, è notte fonda. 

CHI SALE - Lo 0-0 del Liberati ha messo in mostra cose buone e cose meno buone. Tra le prime troviamo di certo la prestazione della retroguardia, ordinata e compatta. La solidità di Di Cesare e compagni sta diventando un vero marchio di fabbrica. A metà campo bene gli esterni, propositivi e vicini al gol, soprattutto con Fedato, incapace di sfruttare le chances da rete ma comunque bravo a farsi trovare pronto quando la manovra è passata da lui.

CHI SCENDE - Buone anche la prove degli attaccanti, che restano però all'asciutto. E per le punte, non segnare, non è mai indice di successo e consensi. Fatto salvo per Maniero, è il resto del reparto che, in termini di marcature, lascia perplessi. De Luca, autore di una prestazione gagliarda, non vede più la porta da mesi, e più precisamente dal lontano 5 febbraio (Bari-Crotone 2-3, ndr). E' da allora che la Zanzara non punge in campionato. Tanto, troppo tempo per un attaccante, probabilmente frastornato e penalizzato dalle precedenti gestioni tecniche, che lo hanno visto giocare sempre lontano dall'area di rigore e isolato sulla fascia. In attesa di Monachello (rimasto un po a sorpresa in panchina), Castrovilli e Brienza, l'attacco biancorosso non rappresenta oggi il reparto più brillante. Ma c'è tempo, e ci sono gli uomini. Almeno secondo Stellone... 

Sezione: Focus / Data: Mer 21 settembre 2016 alle 10:30
Autore: Andrea Dipalo
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